Verde che passione

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In questi giorni i profumi e i colori della primavera pervadono ed inebriano i nostri sensi.
Verde è il colore della speranza, della rinascita, della clorofilla, del nostro respiro, in buona sostanza un inno alla vita!

Anche nell’ambito architettonico e di interior design il verde è sinonimo di vita.
Con la parola “green” si accendono in noi i ricettori della cura per l’ambiente che mettono, a loro volta, la nostra coscienza alle prove con l’oggi e la nostra mente in modalità “futuro”.
Per questo, una nota di verde in uno spazio sia esso residenziale, direzionale o commerciale non dovrebbe mai mancare, nemmeno nel più angusto dei monolocali posto all’11° piano.

Il progetto alla base del green

Alla base della piacevolezza del verde c’è sempre un progetto, un’organizzazione, una scelta ancor più accurata e consapevole, dal momento che la materia trattata non è inerte ma ha un ciclo vitale.
Un altro concetto intrinseco nel progetto,quando siamo alla presenza del verde, è la parola cura e quindi amore. Infatti si devono tenere sotto controllo due fattori importanti: luce e temperatura.
Nelle fasi progettuali del verde l’analisi e l’attenzione alla temperatura del luogo geografico o della stanza è di fondamentale importanza per determinare la scelta della tipologia di pianta, nonchè della collocazione più adatta all’essenza.
Secondo fattore da considerare è sicuramente la luce naturale. Essa è una componente indispensabile al ciclo di vita della pianta.

Lo shopping del verde

Lo shopping nei grandi stores del giardinaggio non basta a “saziare” il nostro desiderio di natura. Altrimenti dopo aver messo a dimora alcune piante sull’uscio di casa, perché rapiti dalla stagionalità e dai colori sgargianti, presto ne resteremo delusi non appena lo spettacolo della fioritura si esaurisce. Inoltre i grandi magazzini di giardinaggio non sempre offrono un servizio di progettazione e studio del verde, ma una mera vendita di piantine più o meno appariscenti, più o meno profumate.

Ma il verde deve essere pensato e progettato!

Il verde indoor

Se pensiamo al verde in casa è bene fare delle distinzioni a seconda della stanza in cui vengono inseriti, che sia la cucina o il bagno e anche alla tipologia di pianta.

Il giardino in cucina

Il verde in cucina oltre al piacere visivo, consente di avere a portata tutte le piccole erbe aromatiche necessarie quanto ci cimentiamo nell’arte culinaria. Inoltre la presenza di piante in cucina contribuiscono a mantenere l’ambiente salubre e sano, oltre che contribuire al nostro buon umore.
Oltre alle utilizzatissime erbe aromatiche, sono ottime per la cucina piante come edera, photos, aloe vera.
Perchè queste piante piuttosto di altre? Semplice, hanno delle proprietà rigeneranti e curative. Per esempio, uno studio sull’edera ha constatato che è in grado di eliminare ben oltre il 70% dell’umidità presente nell’aria in poche ore. Il photos è in grado di vivere anche in angoli della cucina più bui e lontani dalla luce naturale: crescerà lentamente ma non morirà. Infine, l’aole vera, oltre alle sue proprietà benefiche, ha importanti proprietà di filtraggio dell’aria e di eliminazione delle sostante inquinanti.

Il verde in bagno: Savana bathroom

Il bagno, solitamente è dotato di spazi minimali in parte tutti attrezzati, ecco perché di primo acchito l’introduzione del verde sembrerebbe impossibile, invece provate ad immaginare piante in vaso appese con sostegni a parete o a soffitto, avranno un grande impatto scenico, e soprattutto nel rituale del bagno donano un’atmosfera di relax; alcune di esse concorrono ad eliminare il vapore acqueo e l’umidità del luogo.
Tra le tipologie di piante più adatte alla stanza da bagno vi sono le piante grasse, come il Filodendro, Sansevieria, la Felce e il Ficus. Oltre alla facile cura hanno proprietà di trattenere l’umidità dell’aria come loro nutrimento.

La parete giardino in casa

Addio ai comuni e antiquati separè.
Questa parola che ci riporta al pensiero antico dell’art decò, in realtà viene anche oggi utilizzata per creare un’intima separazione all’interno di uno spazio aperto come ad esempio in un’hall di albergo, o all’interno di una sala ristorante, o all’ingresso/reception di un’attività direzionale. Oggi, attraverso tecnologie di alimentazione ed irrigazione apposite può essere realizzata con risultati stupefacenti tramite una parete verticale verde.
I vantaggi di questa soluzione sono molteplici, come durata e conservazione, versatilità, sostenibilità ed effetto estetico e scenico. Ma questo elemento necessità di un futuro approfondimento.

Il verde outdoor

Sistema a giardino

Se non considerate il vostro giardino come una sorta di cortina protettiva dalla pubblica via o semplicemente lo spazio per far scorrazzare il cane, allora può diventare un luogo da vivere ed il salto di qualità è fatto.
È bene creare il proprio giardino con l’attenzione che riservereste nell’arredare un’altra stanza della casa come la cucina, diverrà il luogo preferito in cui passare la maggior parte del tempo e sarà un fondale scenografico perfetto per valorizzare l’abitazione.

È importante uscire dal clichè del trittico di alberi posti in angolo o dell’aiuola fiorita posta in ingresso residenziale, o della siepe monocromatica distribuita a recinto. Per le attività  non residenziali scegliere di personalizzare l’outdoor e far emergere l’anima green parlerà in modo più efficacie dell’azienda e sarà il miglior biglietto da visita per la struttura.

Come sistemare il giardino?

Vi sono tante tipologie di giardino: all’inglese, all’italiana, zen, roccioso, pensile. Tutti hanno delle caratteristiche specifiche e possono più o meno piacere.

Giardino all’inglese

Il giardino all’inglese è emblema di perfezione, necessita in un programma di mantenimento e di fitotrattamenti importante per rimanere tale; ma se non avete un giardiniere alle vs dipendenze, potete optare per altre tipologia di prato.

Il giardino roccioso

Non avete il pollice verde, non amate il taglio erba domenicale o semplicemente il vostro giardino è poco più di un fazzoletto? Non preoccupatevi, il sistema giardino roccioso fa per voi: pochi metri per lo sdraio/tintarella su pavimento in doghe di legno rigenerato ed il resto può essere organizzato con piante grasse e sempreverdi o perenni striscianti e tappezzanti a crescita lenta che non necessitano di acqua se non quella piovana.

Giardino in alta quota: tetto verde

E’ a sorpresa considerato il primo sistema di coibentazione termica più efficace, se realizzato con licheni non necessita di taglio erba, impedisce l’attecchimento di graminacce trasportate dal vento, resiste a temperature elevate senza acqua e garantisce una varietà cromatica che valorizza il mimetismo in ambiente; per questo è la scelta più amata dagli enti in caso di Vincolo o Tutela beni Ambientali.

La serra bioclimatica

Una nuova frontiera del green è la serra bioclimatica. La normativa per la realizzazione di una serra bioclimatica è severa, in quanto spesso strumentalizzata per giustificare ampliamenti abusivi, ma se costruita, come di legge, sarà il luogo più amato e vissuto della vostra casa.

Arredare a verde un terrazzo

Siete mai stati inebriati dal profumo del gelsomino? Bene pensate che fiorisce per buona parete dell’estate, ha un fiore piacevolissimo ed un apparato fogliare coprente, ideale per una struttura a pergolato per proteggersi dal sole in estate e sempreverde in inverno.
Bene, è il momento di trasformare la soffitta di casa in una perfetta terrazza dove prendere a pieni polmoni una boccata d’aria fresca al mattino o semplicemente guardare uno splendido tramonto invernale all’imbrunire?  Ecco una semplice proposta che vi cambierà la vita.

L’Architettura è nel nostro subconscio il processo che trasforma la natura in artifizio che deturpa con processi di urbanizzazione e cementificazione patrimonio terrestre. Tant’è che parliamo in materia urbanistica di “consumo del suolo” come se l’antropizzazione portasse necessariamente ad una perdita inesorabile di un bene prezioso e necessario alla nostro benessere e sussistenza.

Induce in noi un “senso di colpa”  dell’essere, dell’esistere.

Bene, è giunta l’ora liberarsi di questo fardello psicologico, di immaginare che le esigenze dell’abitare non debbano solo portare devastazione, il vivere può trovare un connubio con la natura, non sempre contrasto, per questo l’architettura del verde sia essa intesa ha la medesima importanza della scelta di un divano per l’indoor o dell’arredo bagno.

La natura stessa si esprime con le più espressioni dell’architettura: la geometria e la simmetria. Cosa sarebbe Versailles senza il suo dehor, Villa senza suo lago artificiale , Palazzo Sicurtà senza il suo parco.

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