I termini più diffusi in architettura

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Pensare di poter radunare in poche pagine tutti i termini diffusi in architettura è sicuramente presuntuoso, è però possibile radunare i termini architettonici più diffusi ed effettuare una divisione in due macrogruppi che possiamo rinominare tecnico-architettonico e artistico-architettonico. Pare doveroso dedicare attenzione anche al secondo gruppo, selezionando, tra la vastità dei termini possibili, i più comuni, in quanto l’Italia intera è uno dei paesi a livello mondiale maggiormente ricchi in quanto a storia, archeologia, conservazione e restauro; basti pensare che la nostra capitale è uno dei più grandi musei a cielo aperto, in cui innumerevoli Chiese sono disseminate ad ogni angolo e, ci si renderà conto leggendo il glossario, che può essere utile avere conoscenze base riguardo al lessico inerente all’ambito artistico.

Glossario di architettura | Ambito tecnico-architettonico

Accesso Carrabile | Si definisce ‘accesso’ ogni entrata carrabile ad un lotto, da una strada pubblica o privata, aperta al pubblico transito.

Adeguamento igienico | Insieme delle opere atte a migliorare le condizioni igieniche di un edificio.

Adeguamento tecnologico | Insieme delle opere atte a migliorare le condizioni di abitabilità di un edificio e a dotarlo di servizi tecnologici, eventualmente mancanti, quali riscaldamento, raffrescamento, bagni etc.

Allineamento | Linea sulla quale il fronte di un edificio deve obbligatoriamente essere allineato.

Ampliamento | Insieme di lavori che hanno l’effetto di ingrandire un edificio preesistente, inizialmente di dimensioni minori.

Area edificabile | Porzione di area suscettibile di utilizzazione edilizia, nel rispetto dello strumento urbanistico-edilizio vigente, nel determinato luogo.

Area metropolitana | Sistema composto da una città principale e altri centri secondari, legati alla prima da intensi rapporti economici e socio-culturali.

Area urbanizzata | Area in cui il suolo può essere trasformato da suolo agricolo ad urbano, grazie alla presenza di infrastrutture, servizi e opere di varia destinazione.

Arretramento | Si definisce ‘arretramento’ la misura minima che un edificio deve mantenere da un’infrastruttura viaria o da una pubblica attrezzatura.

Attrezzature sociali di base | Comprendono le scuole materne, i campi per il gioco e per lo sport e i centri sociali.

Azzonamento | Ormai entrato nel parlare comune anche come ‘zoning’, è l’operazione con cui un territorio viene suddiviso in zone omogenee, ognuna riservata ad una determinata funzione: residenziale, produttiva, pubblica, agricola, infrastrutturale, etc.

Cartografia di base | Rappresentazione planoaltimetrica di un ambito territoriale, che serve da base ad un progetto architettonico e/o urbanistico.

Cavedio | Area aperta, delimitata de edifici lungo il perimetro, che serve ad areare, ventilare ed illuminare locali non abitabili (perciò non destinati alla permanenza di persone).

Ciglio della strada | Linea di limite della piattaforma stradale, comprendente le sedi viabili sia veicolari che pedonali, incluse le banchine e le strutture laterali alle già menzionate sedi, e le strutture di delimitazione, quali parapetti e arginelle.

Comprensorio | Ambito territoriale comprendente più Comuni, caratterizzato da unitarietà geografica, fisica, economica, infrastrutturale e sociale.

Consolidamento | Insieme di opere necessarie per assicurare la stabilità di un edificio; si tratta, quindi, di interventi riguardanti le fondazioni, le strutture portanti, le coperture, purché non comportino modifiche sostanziali alle strutture originarie dell’edificio.

Convenzione | Contratto tra l’amministrazione comunale e il proprietario di un lotto edificabile in cui si definiscono precisi impegni per entrambi le parti o per i soli proprietari (atto unilaterale d’obbligo), allo scopo di realizzare una lottizzazione e di ottenere le concessioni edilizie necessarie.

Cortile | Area libera scoperta, delimitata – del tutto o in parte – da edifici o da recinzioni alte circa 3 metri, lungo il perimetro. Il cortile ha lo scopo di illuminare e ventilare locali abitabili e si dice aperto se confina con una strada o uno spazio pubblico.

Cortina edilizia | Si ha quando l’edificazione si allinea lungo il ciglio della strada, pubblica o privata aperta al pubblico transito, oppure lungo la linea di confine di uno spazio pubblico, oppure ancora lungo una qualsiasi linea di edificazione interna al lotto o a più lotti continui.

Costo di costruzione | Comprende le opere necessarie a conferire all’insediamento l’idoneità tecnica e sociale alla funzione assegnata dalla pianificazione urbanistica, sia essa residenziale, produttiva o polifunzionale.

Costruzione abusiva | Costruzione eseguita in contrasto con lo strumento urbanistico o con lo strumento edilizio o con qualsiasi norma di legge o regolamento; oppure eseguita senza concessione edilizia, o, totalmente o in parte, in contrasto con essa.

Costruzione ultimata | Ai fini dell’Art. 17 della legge 765/1967, una costruzione si considera ‘ultimata’, quando sono portate a compimento le strutture essenziali dell’edificio (rustico e copertura) (Cons. di Stato).

Densità di popolazione territoriale | È il rapporto fra il numero di abitanti e l’area del comparto edificatorio.

Densità di popolazione fondiaria | È il rapporto fra il numero di abitanti e l’area pertinente alle abitazioni, escluse le strade e le attrezzature sociali.

Densità edilizia | È il volume in metri cubi (mc) che si può costruire su ogni metro quadrato (mq) di area edificabile del lotto.

Densità edilizia territoriale | È il rapporto tra il volume edilizio edificabile ammesso e l’area del comparto edificatorio.

Densità edilizia fondiaria | È il rapporto tra il volume edilizio edificabile ammesso e l’area pertinente a tali manufatti, escluse però le strade e le aree destinate a standard.

Destinazione d’uso | Complesso di usi o funzioni ammesse dal piano urbanistico per un’area o un edificio.

Immagine di marca | l’immagine di marcha (chiamata anche Brand image) definisce l’immagine come viene definita dai consumatori, è composta da alcuni elementi tipici e riconoscibili come il logo aziendale.

Glossario architettonico | Ambito artistico-architettonico

Abaco | Parte conclusiva, in genere parallelepipeda, del capitello degli ordini classici; funge da appoggio dell’architrave.

Abbazia | Complesso di edifici e strutture in cui vive e lavora una comunità monastica guidata da un abate.

Abbozzo | Realizzazione allo stato preparatorio di un’opera d’arte nella sua totalità. Il termine differisce da schizzo, riferito generalmente a una singola parte dell’opera.

Abside | Struttura architettonica che conclude in genere la navata principale (o anche le laterali) di una basilica romana e, successivamente, di una chiesa cristiana; ha pianta semicircolare o poligonale.

Absidiòla | Piccola cappella a forma di abside. Emerge talvolta dallo stesso perimetro dell’abside.

Affresco | Tecnica di pittura murale consistente nella stesura del colore su uno strato di intonaco ancora umido.

Aggetto | Termine che indica qualsiasi elemento che sporge dal piano verticale.

Agorà | Nella città greca, principale spazio pubblico, civile e religioso.

Altorilievo | Tecnica scultorea in cui alcune parti del rilievo sono completamente staccate dal fondo.

Alzato | Tecnica scultorea in cui alcune parti del rilievo sono completamente staccate dal fondo.

Anfiprostilo | Tempio con una fila di quattro colonne sulla parte frontale e altrettante sul retro, privo però di colonnato laterale.

Anfiteatro | Edificio tipico dell’architettura romana, di pianta ellittica, al cui centro si apre lo spazio piano (arena) nel quale si svolgevano gli spettacoli. Questa era circondata da una gradinata a più piani, per ospitare gli spettatori.

Anfora | Recipiente greco e romano di varie dimensioni e forma utilizzato per trasportare il vino.

Anta | Battente di un portale, specialmente se posto a protezione di una pala d’altare o di un organo. In architettura, pilastro angolare che svolge funzione di rinforzo.

Arabesco | Decorazione ricca di linee e forme, di origine ispanico-islamica, da cui desume il nome. Presenta curve, spirali ed altri elementi che ricordano forme vegetali, ma può presentare anche figure umane e animali.

Arazzo | Tessuto destinato a decorare le pareti. Presenta figure, paesaggi, motivi vegetali o araldici, ottenuti mediante la tessitura con diversi filati.

Arca | Sepoltura monumentale medievale, in genere in marmo, spesso decorata con statue e rilievi sulla parte sommitale.

Arcata | Termine con cui si indica l’insieme dell’arco e dello spazio da questo contenuto. Per estensione, motivo architettonico composto da una serie di archi.

Archetto pensile | Piccolo arco utilizzato come elemento decorativo, solitamente cieco e privo di piedritto.

Architrave | Nel sistema trilitico, elemento orizzontale sostenuto da due laterali (piedritti).

Arco | In architettura, struttura portante curvilinea, composta da piccoli elementi (cònci) addossati tra loro, poggianti alle estremità su sostegni detti piedritti. Per estensione, porta o edificio con eguale struttura.

Possiamo distinguere le seguenti tipologie:

  • Arco a tutto sesto (o a pieno centro). Ha forma semicircolare.
  • Arco tricentrico. Il suo sviluppo presenta tre diversi centri.
  • Arco ribassato (o scemo). Arco in cui il piano d’imposta è posto più in alto del centro dell’arco stesso. Si sviluppa, dunque, su una corda di circonferenza inferiore al diametro.
  • Arco moresco (o a ferro di cavallo). Il suo centro è posto più in alto del piano di imposta.
  • Arco a sesto acuto. È formato dalla sintesi di due archi uguali ma di diverso centro, ravvicinati in modo da presentare una cuspide.
  • Arco rampante. Presenta due diversi centri e diversi piani di imposta.

Arco cieco | Arco senza apertura, chiuso da una parete.

Arengario | Sede di assemblee pubbliche nei Comuni medievali, costituito da un edificio provvisto di loggia al piano terreno. Viene detto, in genere, Broletto in Lombardia, Palazzo della Ragione nelle aree di influenza veneta.

Atrio | Cortile della casa ellenistica, etrusco-italica e romana. Nelle basiliche cristiane, cortile, in genere porticato, che precede l’ingresso. Anche ingresso monumentale di edificio civile o religioso.

Attico | Parte superiore dell’Arco di trionfo, sul quale in genere svettava la figura dell’imperatore sulla quadriga. Per estensione, l’ultimo piano di un edificio, meno ampio degli altri, posto sopra il cornicione.

Balaustra | Elemento architettonico formato da colonnine che reggono un davanzale, utilizzato per delimitare gli ambienti destinati al clero nelle chiese. È adottata nell’architettura civile nelle scalinate e nei balconi.

Baldacchino | Elemento in stoffa posto a copertura di un oggetto o di un luogo; nella basilica cristiana, la parte superiore dell’edicola.

Ballatoio | Balcone o terrazza interna o esterna di un edificio, che ne collega più vani con funzione di disimpegno.

Balsamento | In architettura, parte inferiore di un edificio tra il terreno e il primo ordine di finestre o di colonne.

Basilica | Nell’architettura romana, edificio con destinazione civile (soprattutto tribunale) a pianta rettangolare, in genere affacciato sul foro. Di solito, colonnati lo dividono al suo interno in più corridoi (navate). Per estensione, qualsiasi edificio che ne ripeta le caratteristiche architettoniche.

Bassorilievo | Tecnica di scultura su pietra che consiste nell’incidere i contorni delle figure, il cui interno viene poi scavato e reso più profondo della superficie esterna; nessun elemento si stacca però mai completamente dal fondo.

Bastione | Sistema di mura fortificate a scarpata.

Biacca | ‘Bianco di piombo’. Sostanza colorante bianca, solitamente pastosa.

Bifora | Finestra a due aperture, divisa da un pilastrino o da una colonnetta.

Bozzetto | Modello in dimensioni ridotte di opera pittorica o scultorea, a volte approssimato.

Broletto | In origine, il Palazzo dei Consoli di Milano eretto su un broletto (piccolo campo); per estensione, termine con cui in Lombardia si indicò il Palazzo comunale.

Bugnato | Tipo di rivestimento murario utilizzato solitamente per decorare la base di edifici. Formato da bugne (pietre sporgenti dal muro), si distingue secondo la forma e il rilievo delle stesse (rustico, liscio, ecc.).

Calcestruzzo | Impasto di malta dall’alta qualità coesiva (ad es. calce) con inerti (sabbia, frammenti di ghiaia o pietra).

Campata | Spazio compreso tra parti strutturali (come pilastri, colonne, le spalle di un ponte, ecc.), collegate tra loro in modo da formare una copertura omogenea (ad esempio una volta a botte o a crociera).

Capitello | Elemento architettonico che sormonta la colonna e la raccorda con la trabeazione o l’arco.

Cappella | Piccolo edificio a carattere religioso, indipendente o inserito in uno maggiore, spesso destinato al culto o alla commemorazione dei defunti.

Capriata | Incastellatura di legno di forma triangolare, spesso a vista, atta a sorreggere il tetto di un edificio.

Cardo massimo | Asse stradale principale di direzione nord-sud, cui corrispondono cardini paralleli minori.

Carena | Tipologia particolare di volta o di arco somigliante alla forma della chiglia di un’imbarcazione rovesciata.

Cassettoni | Incavi poligonali o quadrangolari usati per decorare i soffitti lignei. Spesso presentano all’interno decorazioni dipinte o scolpite.

Catena | Elemento orizzontale (in ferro o in legno) che assorbe le spinte laterali esercitate da sistemi costruttivi come archi, capriate e volte.

CEL | Acronimo di Comunicazione Edilizia Libera, indica un documento facoltativo che è possibile inviare al comune nel quale si indicano gli interventi di edilizia libera in fase di realizzazione.

Cella | Parte chiusa e quadrangolare del tempio antico e greco, in cui veniva conservata la statua o l’immagine della divinità cui l’edificio era dedicato.

Cenotafio | Monumento funebre non contenente il corpo del defunto.

Centina | Parte incurvata della volta o dell’arco. Anche struttura di legno ricurva che sostiene l’arco o la volta durante la costruzione.

Cera persa | Tecnica di fusione in cui il modello in cera si scioglie a contatto con la colata di bronzo, liberando l’intercapedine che è destinata a costituire la superficie di una statua.

Chiave | Nella volta a crociera, è il còncio inserito all’incrocio dei costoloni. In architettura, il termine indica il còncio, spesso decorato, che costituisce il centro statico della volta dell’arco.

Composito (ordine) | Ordine architettonico utilizzato dai Romani che fonde ed elabora gli ordini corinzio e ionico. Detto anche ‘ordine trionfale’ in quanto utilizzato negli archi trionfali.

Concio | Blocco cubico di pietra squadrata di grosse dimensioni, usato come rivestimento murario.

Contrafforte | Sostegno, a sezione quadrangolare, collocato in determinati punti della muratura di un edificio con funzione di rinforzo e di controspinta.

Controfacciata | In un edificio, parte interna del muro corrispondente alla facciata.

Corinzio (ordine) | Terzo e più recente ordine stilistico dei templi greci, si diffuse in tutta la Grecia a partire dal V secolo a.C. Prende il nome dalla città di Corinto. Ebbe una grandissima fortuna, grazie anche al fatto che, a differenza dello stile ionico, il capitello corinzio offriva un’uguale visione da tutti i lati.

Cornicione | Cornice architettonica modanata posta a coronamento di un edificio, spesso sostenuta da mensole.

Costolone | Nelle architetture romaniche e gotiche, nervatura a forma di cordone posta lungo gli spigoli delle volte.

Crepidòma | Basamento del tempio greco costituito da più gradini.

Croce greca | Croce cristiana a bracci di lunghezza eguale. Per estensione, pianta di chiesa avente tale forma.

Croce latina | Croce cristiana a bracci di misura diversa, in cui quello corto si interseca su quello maggiore a circa un terzo della sua lunghezza. Per estensione, pianta di chiesa avente tale forma.

Cupola | Copertura di vani a pianta centrale e base di solito circolare, per lo più di forma emisferica.

Cuspide | Struttura specifica dell’architettura gotica. Ha forma di triangolo isoscele e viene spesso utilizzata come coronamento di facciate e portali.

Deambulatorio | Corridoio semicircolare o circolare del coro o dell’abside delle chiese o di edifici a pianta centrale.

Decumano massimo | Via principale dell’accampamento militare e delle città, di orientamento est-ovest, che definisce il reticolo di vie ad esso parallele e perpendicolari (cardini). Il decumano, come il cardine, è tutt’oggi rintracciabile nelle città italiane di fondazione romana.

Diptero | Tempio greco circondato da tutti i lati da una doppia fila di colonne.

Doccia (o grondaia) | Piccolo canale in pietra o laterizio, che corre lungo il bordo del tetto, per raccogliere l’acqua piovana.

Domus | Abitazione della classe agiata romana, derivata dalle case etrusche. Chiusa verso l’esterno, si compone di tablinum, triclinium, peristilium, impluvium, vestibulum, atrium, cubicula, esedra.

Dorico | Il più antico ordine stilistico greco, prende il nome dal popolo indoeuropeo dei Dori. I suoi caratteri vennero fissati definitivamente nel VII secolo a.C. :

  • scanalatura a spigolo vivo sulla colonna;
  • capitello suddiviso in àbaco ed echìno;
  • fregio, composto da metope e trìglifi.

Le colonne poggiano al vivo sullo stilòbate. Si sviluppò soprattutto nelle colonie greche dell’Italia meridionale.

Esedra | Sala destinata alla conversazione nella domus romana. Anche spazio architettonico semicircolare aperto, a colonne o a portico.

Facciata | Parte anteriore esterna di un edificio, dove solitamente si trova l’ingresso principale.

Foro | La piazza più importante della città romana, centro della vita pubblica, spesso contornata da edifici monumentali civili e religiosi.

Fregio | In un tempio classico, elemento orizzontale sottostante la linea del tetto, tra l’architrave e la cornice, destinato solitamente a ospitare decorazioni a rilievo.

Frontespizio | In architettura, parte alta di una porta o di un edificio.

Galleria | Passaggio o corridoio coperto.

Guglia | Elemento ornamentale a forma di piramide molto allungata o di cono, tipico dell’architettura gotica.

Iconostàsi | In architettura, struttura d’origine bizantina diffusa nelle prime chiese cristiane. Divide il presbiterio e la navata centrale ed è solitamente composta da una transenna di marmo su cui poggiano colonne reggenti una trabeazione, sopra la quale sono collocate alcune statue.

Impluvium | Nella domus romana, vasca per la raccolta dell’acqua piovana in genere ribassata rispetto al pavimento, al centro di un cortile. Dapprima fulcro della vita domestica, divenne sempre più zona di rappresentanza.

Imposta | Sezione d’appoggio dell’arco sui piedritti.

Intercolùmnio | Spazio fra due colonne.

Invaso | Spazio interno di una struttura architettonica o di un edificio.

Ionico (ordine) | Ordine architettonico dei templi greci, di poco successivo a quello dorico. Fissato definitivamente nel VII secolo a.C., prevede colonne con scanalature a spigolo tagliato, capitello decorato da volute laterali e fregio continuo.

Ipogèo | Nell’architettura antica, edificio funerario scavato nella roccia e destinato a sepoltura. Definisce un ambiente in genere interrato.

Ipostilo | Edificio retto da colonne. Si dice anche di ambiente riempito con colonne.

Lanterna | Elemento architettonico a forma di edicola collocato in cima a una cupola o a un tiburio.

Laterizio | Materiale edile in terracotta. Per estensione, il mattone.

Legante | Sostanza che impastata con acqua e materiali inerti (sabbia, pietrisco) dà origine ad una massa che, una volta indurita, raggiunge un’elevata resistenza. Sono leganti i calcestruzzi e le malte.

Lesena | Elemento architettonico con funzione più che altro decorativa, costituito da un semipilastro o da una semicolonna a limitato rilievo inserito in una parete. Può essere decorata a intaglio o a rilievo e reggere talvolta una trabeazione.

Loculo | Piccolo ambiente, usato per deporre il corpo del defunto, scavato nel terreno o in un muro.

Loggia | Elemento architettonico composto da un porticato provvisto di balaustra. Spesso è aperto, autonomo, o fa parte di un edificio monumentale.

Losanga | Motivo decorativo, dipinto o scolpito a rilievo, di forma romboidale, con angoli alternativamente acuti e ottusi. Possibile decorazione utilizzata nelle pavimentazioni.

Lunetta | In architettura, la parte di una parete limitata in alto da un arco anche acuto. Per estensione, scultura o pittura eseguita su un supporto di forma uguale.

Maiolica | Varietà di ceramica originaria dell’isola di Maiorca, caratterizzata da un rivestimento smaltato. Per estensione, ogni tipo di ceramica colorata a smalto opaco con copertura vetrosa.

Marcapiano | In architettura, cornice esterna a notevole rilievo, posta orizzontalmente a sottolineare la divisione in piani di un edificio.

Mausoleo | In origine, monumento funebre che fu eretto per re Mausolo di Caria, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico. Per estensione, monumento funerario di grandi dimensioni.

Membratura | Complesso degli elementi fondamentali di un’architettura.

Mensola | Elemento architettonico limitatamente aggettante dalla parete che serve per sostenere travi o cornici.

Modanatura | Elemento architettonico sporgente continuo, di varia forma; contribuisce ad animare e caratterizzare la fisionomia di un edificio.

Modulo | In architettura, unità di misura convenzionale assunta per stabilire criteri di proporzionalità.

Monofora | Finestra con una sola apertura.

Montante | Elemento architettonico verticale di sostegno.

Nartece | Portico sorretto da pilastri o colonne, antistante la facciata dei palazzi antichi e più tardi delle chiese cristiane.

Navata | Corridoio interno della basilica romana, e poi cristiana, delimitato da file di pilastri o di colonne, o da questi e il muro perimetrale.

Nervatura | Elemento architettonico a forma di cordone delle costruzioni gotiche e romaniche, atto a ricevere e a scaricare sulle colonne portanti le spinte e le controspinte della struttura.

Nicchia | Incavo ricavato entro la sezione di un muro.

Obelisco | Pilastro monolitico celebrativo tipico dell’arte egizia, di forma piramidale estremamente allungata, poggiante generalmente su una base quadrata con gradini.

Oculo | Piccola finestra rotonda od ovale spesso a solo scopo decorativo.

Palafitta | Abitazione del periodo neolitico eretta a scopo difensivo su pali conficcati ai margini di laghi o paludi, presente soprattutto in Italia settentrionale.

Palcoscenico | Parte del teatro dove avviene la rappresentazione scenica.

Parasta | Pilastro incassato nella parete che, rispetto alla lesena, non ha funzione decorativa, ma portante.

Pennacchio | Elemento architettonico di raccordo tra la base circolare della cupola e il sottostante edificio (a pianta poligonale o quadrangolare).

Periptero | Tempio classico circondato sui quattro lati da colonne equidistanti fra loro e dal muro esterno.

Peristilio | Nella domus romana, ampio giardino interno circondato da un colonnato.

Pianta | Rappresentazione grafica in orizzontale di un’architettura.

Piedistallo | Struttura atta a reggere una statua, una colonna o un obelisco.

Piedritto | Prolungamento verticale dell’arco a partire dall’imposta.

Pilastro | Elemento architettonico di sostegno per volte, archi e architravi. Solitamente di pianta quadrangolare.

Planimetria | Disegno geometrico rappresentante la sezione orizzontale di un edificio o di un complesso urbano.

Platea | In architettura, il piano di fondazione di un edificio.

Plinto | Parte terminale della colonna, generalmente cubica o parallelepipeda, poggiante sullo stilòbate.

Podio | Basamento sopraelevato di un edificio.

Polifora | Finestra a più aperture separate da pilastrini o colonnette.

Portale | Ingresso monumentale di un edificio.

Portante | Struttura architettonica che regge una spinta o un peso.

Portico | Galleria provvista di colonne, a volta o a soffitto piano, per lo più esterna a un edificio.

Presbiterio | Zona della chiesa cristiana circostante l’altare maggiore riservata al clero e in genere separata dalla navata centrale mediante una balaustra.

Propilèi | Nell’architettura classica l’ingresso d’onore, monumentale e generalmente porticato, che dà accesso a un tempio, a un palazzo o a un’area urbana.

Prospetto | Disegno architettonico in scala dell’esterno di un edificio o, per estensione, facciata di un edificio.

Quadrìfora | Finestra provvista di quattro aperture divise fra loro da pilastrini o piccole colonne.

Quadriportico | Portico che si sviluppa su tutti e quattro i lati di uno spazio aperto. Anticipava la facciata di molte basiliche paleocristiane, per ospitare i fedeli in attesa di battesimo (catecumeni).

Rinzaffo | Prima mano di calcina che si dà sulla parete prima di dipingerla ad affresco.

Rosone | Finestra di forma circolare al centro della facciata delle chiese romaniche e gotiche, solitamente di vetro dipinto e ornata di raggi e cornice.

Semicolonna | Tronco semicilindrico di una colonna sezionata, e addossato a un muro. Funge da elemento decorativo, ma può anche assolvere alla funzione di assorbire le spinte laterali della costruzione.

Sepolcrale | Relativo al sepolcro come custodia o monumento del defunto. Monumento Sepolcrale: opera commemorativa

Sguancio | Superficie obliqua della parete che contorna finestre e portali.

Spiovente | Falda inclinata del tetto coperta di tegole o pietre.

Stadio | Edificio classico in cui venivano ospitate le manifestazioni sportive, composto generalmente da due rettilinei paralleli divisi dalla spina e uniti ad una delle estremità da un semicerchio circondato da tribune.

Stipite | Sostegno laterale del vano di una porta o di una finestra.

Stucco | Materiale a base di calce e gesso, dipinto o dorato, dalla solidificazione lenta e agevolmente modellabile. Viene spesso utilizzato per decorazione di interni.

Tamburo | Struttura architettonica circolare o poligonale di raccordo tra la copertura di un edificio (generalmente la cupola) e la parte sottostante.

Teatro | Edificio di origine ellenica utilizzato per la rappresentazione di spettacoli. Composto in genere da una zona semicircolare a gradoni (càvea) in cui si accomodava il pubblico, da uno spazio circolare (orchestra) per il coro e i danzatori, da un palcoscenico (o proscenio) su cui agivano gli attori e da una scena architettonica fissa.

Terme | Complesso di edifici per bagni pubblici tipico del mondo romano. In Età imperiale assunse dimensioni monumentali, dotandosi di spazi per varie attività pubbliche (biblioteche, palestre, giardini, ecc.). Il nucleo funzionale è composto dalla successione di tre ambienti per i bagni, suddivisi in base alla temperatura delle acque:

  • calidarium (per le acque calde);
  • tepidarium (per le acque tiepide);
  • frigidarium (per le acque fredde).

Terracotta | Argilla lavorata a mano e poi cotta al sole o in forni.

Terrazza | Parte scoperta e recintata di un edificio.

Tiburio | Struttura architettonica a forma di parallelepipedo che copre spazi a pianta centrale e a volte racchiude una cupola. Spesso coperta da un tetto a spioventi e aperta in finestre.

Timpano | Parte superiore della facciata del tempio greco (a partire dall’Arcaismo), etrusco e romano, di forma triangolare e provvista di cornici. Ospita spesso rilievi.

Torre | Edificio sviluppato in altezza.

Trabeazione | Insieme degli elementi orizzontali sovrastanti le colonne, i piedritti o i pilastri. Negli ordini classici è composta da architrave, fregio e cornice.

Transenna | In architettura, lastra di pietra traforata utilizzata per isolare spazi riservati interni o esterni agli edifici.

Transetto | Navata trasversale intersecante quelle longitudinali, solitamente di altezza uguale a quella della navata centrale. Può presentare a sua volta più navate.

Tufo | Pietra di origine vulcanica diffusa soprattutto in Italia centrale e meridionale, utilizzata dagli Etruschi e dai Romani per le opere architettoniche.

Tuscanico (ordine) | Ordine architettonico di origine etrusca usato in seguito anche a Roma (ad es. nell’Anfiteatro Flavio). Caratterizzato da colonne lisce, capitello simile a quello dorico ed echìno schiacciato.

Tuttotondo | Scultura completamente libera su tutti i lati, ad eccezione di quello di appoggio.

Vela | Volta a forma di triangolo sferico poggiata su un edificio a pianta quadrata. Spicchio di volta a crociera.

Vetrata | Insieme di tasselli di vetro (di dimensioni e colore diversi) tenuti insieme da un’intelaiatura di piombo.

Volta | Le volte sono tipologie strutturali tipiche dell’architettura romana. Si distinguono in:

  • semplici, se individuate da una sola superficie, sferica o cilindrica;
  • composte, se derivate dalla combinazione di due o più volte semplici.

Possiamo ulteriormente suddividerle in:

  • Volta a botte. Volta utilizzata per coprire un vano quadrato o rettangolare, di cui sfrutta due muri opposti, portanti, per l’appoggio. Nell’architettura romana, la volta è prevalentemente a tutto sesto (ovvero generata dalla traslazione di un semicerchio).
  • Volta a crociera. Volta formata dall’incrocio di due volte a botte. Il suo peso si scarica su quattro sostegni se angolari (ad esempio, colonne o pilastri).
  • Volta a padiglione. Volta innalzantesi su una base quadrata. Come la volta a crociera, è ottenuta dall’intersezione di due volte a botte, ma ricopre vani delimitati da muri continui e, dunque, non presenta archi perimetrali. Ogni parte autonoma di superficie ricurva è detta falda o fuso. Se la pianta è rettangolare, la volta cilindrica avente l’asse parallelo ai lati più lunghi viene intersecata da due superfici cilindriche perpendicolari, e viene detta volta con teste di padiglione.

Zoccolo | Elemento architettonico che serve da basamento di una struttura di sostegno. Può anche designare la parte sporgente di una parete alla base di un edificio.

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