Superbonus hotel : nuove linee guida per la maxi detrazione

hotel superbonus

Con l’avvicinarsi dell’estate si è parlato con entusiasmo e con grande aspettativa del “decreto semplificazioni” nella cui bozza si contemplava l’estensione ad hotel e pensioni, (classe catastale D/7), del diritto alla detrazione del 110% dei costi relativi alle opere di efficientamento energetico e adeguamento sismico. Ma, la versione definitiva del Decreto Semplificazioni (n.77) pubblicata in gazzetta ufficiale, 31/05/2021 esclude dal Superbonus gli hotel e le strutture ricettive limitandolo a caserme e ospedali.

Superbonus Alberghi: I motivi della prima esclusione

Anche se suona oggi come una beffa, inizialmente  il governo aveva dato una risposta negativa all’introduzione degli hotel nella maxi detrazione, sostenendo che l’estensione di tale detrazione era ritenuta troppo costosa e non sostenibile per lo meno in quel momento. Molti parlamentari parlarono di questa esclusione come di un “errore” a cui porre rimedio in sede parlamentare. Dura la contestazione anche del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca rilasciata all’agenzia di stampa Adkronos, che sottolineava il fatto di come alberghi e pensioni fossero in realtà presenti nella bozza del decreto che di fatto poi li ha esclusi. Il Superbonus per gli hotel venne da Egli ritenuto indispensabile! Lo stesso ministro Garavaglia si era schierato a favore dell’introduzione di questa misura a sostegno di alberghi e pensioni.

Interpretando dichiarazioni e fatti concreti è stato infatti possibile presumere una successiva reintroduzione del Superbonus per alberghi e pensioni, come spiegheremo successivamente.

Superbonus Hotel: rimando piuttosto che esclusione

In questa ipotesi, la stagione turistica potrebbe dirsi in pieno svolgimento e gli albergatori avrebbero modo di iniziare a riconsiderare l’esigenza di apportare manutenzioni e riqualificare le proprie strutture in un periodo di bassa stagione concentrandosi ora  sull’attuale esigenza che è piuttosto quella di riaprire in sicurezza e salvare l’attuale stagione turistica.

I benefici di un rimando di un Superbonus per Hotel e Pensioni

Con la conversione in legge n.77 del 17/07/2020 del decreto rilancio, si è assistito ad un notevole impulso al settore dell’edilizia, in ambito residenziale. Gli interventi detraibili comprendono la coibentazione dell’involucro opaco (rivestimento a cappotto), la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale (riscaldamento), la sostituzione dei serramenti, l’introduzione di impianti fotovoltaici in copertura con batterie di accumulo.

A pochi mesi dall’introduzione del Superbonus risulta difficoltoso reperire fornitori e i prezzi dei materiali stanno costantemente salendo. Molti cantieri sono partiti ma la maggior parte di questi è slittata a Settembre, e già risulta difficoltoso il reperimento delle materie prime per le quali i prezzi stanno lievitando.

Estendere in questo momento il Superbonus agli Hotel significherebbe mettere sotto stress un sistema (studi professionali e imprese) già in difficoltà nel rispondere a una domanda improvvisamente esplosa col decreto rilancio; che è, e rimane, un provvedimento senza precedenti. Anche i produttori non stanno a guardare e sono alle prese con l’elaborazione di nuove soluzioni e nuovi materiali per rispondere a una domanda in continua crescita.

Quali sono gli interventi che prevedibilmente saranno oggetto di detrazione?

Un superbonus applicato al settore alberghiero sarà sicuramente importante per il sostegno di un settore che è stato tra i più colpiti dalla pandemia. I tipi di interventi prevedibili saranno del tutto analoghi a quelli previsti per il settore residenziale, tenuto conto delle differenze tra casa e albergo. Da una parte si agirà sulla riduzione delle dispersioni termiche e pertanto sulla riduzione dei fabbisogni energetici, dall’altra si andrà a rispondere a tali fabbisogni con fonti energetiche rinnovabili.

Le esigenze energetiche di un hotel

Un Hotel generalmente offre all’utente dei servizi che non si ritrovano in bed & breakfast o pensioni per cui è necessario in questo caso fare delle distinzioni.

Alcuni servizi sono giustificati dalla dimensione degli hotel che li rendono paragonabili per certi versi a dei condomini con impianti centralizzati e con fabbisogni energetici ben superiori a quelli di pensioni e bed & breakfast.

hotel superbonus condominio

hotel superbonus piscina

Un hotel risente inoltre molto più dei picchi di consumo; molto più alti perché dipendenti da esigenze concentrate in fasce temporali limitate. Basti pensare alle aree benessere, alle piscine riscaldate. Si consideri il fabbisogno energetico di un’area benessere provvista di sauna, bagno turco, vasche e piscine riscaldate con idromassaggio, utilizzate generalmente la sera quando gli elettrodomestici delle cucine stanno lavorando a pieno ritmo.

hotel superbonus piscina sfioro

hotel superbonus sauna

hotel superbonus ristorante

Quali interventi consigliati in un Hotel in funzione del Superbonus

È quanto mai opportuno che il fabbisogno energetico (elettrico) di un hotel sia sostenuto da fonti energetiche rinnovabili, come quella solare, catturata da un impianto fotovoltaico e stoccata in batterie di accumulo dell’energia elettrica.

I sistemi ibridi, (caldaia a condensazione e pompa di calore) garantiscono la copertura del fabbisogno energetico durante le fasi di picco. Si pensi al fabbisogno di acqua calda sanitaria concentrato generalmente alla sera.

“fare una doccia fredda è una di quelle cose che non ti fa più tornare in quell’ hotel”.

Ogni camera deve avere la possibilità di essere riscaldata rapidamente, ed essere dotata di sistemi di gestione domotici che le permettano di essere indipendente dalle altre camere (magari in quel momento inutilizzate).

Superbonus per Pensioni e Bed & Breakfast

Pensioni e bed & breakfast hanno dimensioni più contenute rispetto agli hotel, con minori servizi, e minori fabbisogni energetici, il che li rende quindi più simili ad una casa di abitazione. Ciononostante sono molto più presenti e diffusi sul territorio. Il che rende il loro impatto in termini di volumi degli interventi assolutamente non trascurabile.

La transizione energetica, è un processo da tempo iniziato che sta accelerando inevitabilmente a ritmi esponenziali e coinvolgerà ogni aspetto della nostra vita. I cambi di abitudine e mentalità dovranno essere supportati da adeguamenti strutturali, e non escluderà nessun settore tantomeno quello alberghiero. Per tale ragione lo studio Inside Project sarà costantemente aggiornato sul tema, in previsione della futura, e tanto attesa,  introduzione di Hotel e Strutture ricettive al diritto della detrazione 110%.

Superbonus Turismo: in dirittura d’arrivo

Come ci si poteva aspettare è in arrivo anche per Hotel e strutture ricettive un Superbonus ad hoc, da destinare alla ristrutturazione e riqualificazione delle strutture turistiche( Settembre 2021).

Questo è quello che il ministro del turismo Garavaglia, a inizio settembre, prometteva agli albergatori. Egli ha cercato di far approvare, in sede di discussione della Legge Bilancio 2022, un reintegro degli hotel. La proposta era quella di inserire un’estensione al già famoso e conosciuto Superbonus 110% , ma con una procedura nettamente semplificata, che coprisse tali strutture ricettive e che fosse valido per differenti tipologie di intervento:

  • interventi di efficientamento energetico che possano portare ad una riduzione dei consumi di energia pari al 20%;
  • interventi di riqualificazione antisismica;
  • digitalizzazione;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • acquisto di arredi con l’obiettivo di promuovere il “made in Italy”.

Il ministro, in collaborazione con quello della Transizione Ecologica, Vannia Gava, propongono di mettere a disposizione 1,9 miliardi di euro, sfruttando i fondi del Recovery Found, per consentire ai proprietari delle strutture ricettive di rilanciare la propria attività partendo dalla loro riqualificazione.

Superbonus Turismo: quali sono le spese ammissibili e come gestire le risorse

Le spese ammissibili sono quelle precedentemente descritte: efficientamento energetico, riqualificazione antisismica, eliminazione barriere architettoniche, arredi made in Italy e digitalizzazione. I fondi a disposizione che il ministro del turismo prometteva erano organizzati secondo due tipologie:

  • contributo a fondo perduto che sarà concesso nella misura massima di 200 mila euro  e verrà erogato in un’unica soluzione a lavori conclusi ( con incremento del 10% per l’imprenditoria femminile);
  • credito d’imposta, probabilmente pari al 80% ( Superbonus 80%), che potrà essere utilizzata mediante cessione del credito.

Attenzione: i soggetti che potranno beneficiare di questo Bonus dovranno scegliere una delle due alternative, quindi non possono essere accumulabili.

L’impianto della misura è quindi pronto, c’è solo da attendere l’approvazione definitiva che potrà arrivare con il primo provvedimento utile o  a fine anno inserendolo nella Legge Bilancio 2022.

Superbonus 80 : definite le regole

Nelle ultime ore ( 28 ottobre 2021) è stata resa pubblica una bozza di decreto bilancio per l’anno 2022. Numerose sono le proroghe e gli incentivi e come ci si aspettava fa il suo ingresso anche il Bonus Hotel. Come aveva precedentemente affermato il ministro del turismo, l’incentivo sarà esteso a più destinatari: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aperto ma anche imprese del comparto turistico, fieristico, congressuale, gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici. Insomma tutte le strutture legate al turismo.

La bozza del DM individua, come affermato qualche mese fa dal ministro Garavaglia, due strumenti:

  • credito d’imposta dell’80% , per tutte quelle spese effettuate al fine di migliorare e riqualificare le strutture ricettive;
  • un contributo a fondo perduto con un massimo di spesa fissato a 40 mila, ma ulteriormente incrementabile.

Vediamo in dettaglio le due opzioni sopra citate.

Credito d’imposta dell’80%

Tale incentivo, viene spiegato nella bozza , potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione ed è cedibile. Per tale misura sono stati finanziati 500 milioni di euro, ripartiti in tale modo: 100 milioni per l’anno 2022, 180 milioni per gli anni 2023 e 2024, e 40 milioni per l’anno 2025.

Contributo a fondo perduto

Come sopra detto il massimale previsto per tale fondo è di 40 mila euro che può essere aumentato fino ad un massimo di 100 mila euro, invece dei 200 mila che erano stati previsti dal ministro qualche mese fa, per i seguenti interventi:

  • ulteriori 30 mila euro per interventi di digitalizzazione e innovazione delle strutture in ambito tecnologico ed energetico, a patto che costituiscano almeno il 15% dell’importo totale dei lavori;
  • una ulteriore somma di 20 mila euro se le imprese o la società che disporrà di tale fondo è costituita da donne e/o giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni;
  • ulteriori 10 mila euro per le imprese la cui sede è ubicata nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Superbonus 80: spese ammissibili

La bozza di decreto riporta quelle che sono le spese ammissibili e per cui si possono utilizzare le due misure precedentemente spiegate:

  • incremento efficientamento energetico e riqualificazione antisismica;
  • eliminazione barriere architettoniche;
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
  • realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature;
  • digitalizzazione.

Tra le spese ammissibili sono state introdotte quelle per la progettazione. Tale progetto deve però rispettare i principi della progettazione universale stabiliti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, stipulata il 13 dicembre 2006 a New York. Riportata e recepita nel nostro paese con la Legge 18 del 3 marzo 2006.

Superbonus 80: erogazione incentivi

Le modalità con cui erogare tali incentivi non sono ancora chiari, verranno infatti stabiliti e definiti con un bando del Ministro del Turismo, il quale ha anche il compito di uniformare, su tutto il territorio nazionale ed entro il 31 marzo 2025, gli standard minimi dei servizi e delle dotazioni che classificano le varie strutture ricettive, tenendo conto delle esigenze di ogni singola tipologia di struttura turistica: capacità ricettiva, fruizione dei contesti territoriali e il sistema di classificazione alberghiero adottato a livello europeo e internazionale.

Si attendono ancora numerosi aggiornamenti sul tema, tutt’altro che abbandonato e rimandato. Lo studio Inside Project continuerà ad aggiornare e aggiornarsi sulla tematica.

Leggi anche:

Le fonti di energie rinnovabili
Il funzionamento della pompa di calore