Come scegliere il paraschizzi per la cucina
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La progettazione dell’ambiente della cucina segue un iter lungo e complesso che si occupa non solo della distribuzione degli elementi ma anche della scelta dei materiali e dei complementi d’arredo. La scelta dei materiali è stato un argomento discusso e approfondito in precedenza, per quanto riguarda top e il materiale delle ante della cucina. Un capitolo a parte è da dedicare invece ai paraschizzi.
Il paraschizzi, chiamato anche schienale o pannello retrocucina, è quel rivestimento che viene inserito davanti alla porzione di muro tra il piano della cucina e l’inizio dei pensili.
Questo elemento è molto importante soprattutto in corrispondenza del lavandino e dei fornelli, in quanto consente di mantenere pulito il muro, nonché esteticamente piacevole e gradevole, dato che occupa una parte considerevole dell’ambiente della cucina.
Le caratteristiche del pannello paraschizzi
Dal punto di vista funzionale, il paraschizzi ha come obiettivo quello di tenere pulito ed immacolato il muro della cucina. Ma per essere utilizzato ed essere utile al suo scopo è importante che rispetti queste caratteristiche: impermeabile all’acqua, resistente al calore, ininfiammabile, resistente ad urti e graffi e, naturalmente, facile da pulire.
Le tipologie di paraschizzi
Prima di soffermarci su quali materiali e finiture possono essere utilizzate per questo elemento, è bene ricordare che esistono differenti soluzioni tipologiche, che si differenziano per la forma e le dimensioni.
Possiamo distinguere tre tipologie:
- Paraschizzi con altezza 60 cm: quello che possiamo considerare standard, che va dal piano di lavoro fino all’inizio dei pensili della cucina;
- Pannello retrocucina con altezza di 30 cm: ben più basso del precedente, scelto prevalentemente per una questione estetica che per la sua funzionalità, in quanto è consigliato utilizzarlo solo se si opta per un materiale lavabile sul retro;
- Schienale cucina a tutta altezza: in questo caso il paraschizzi non è solo un elemento funzionale all’uso della cucina, ma diventa un vero e proprio rivestimento murario. Si utilizza soprattutto nelle cucine dallo stile moderno e minimal in cui non sono presenti i pensili.
Paraschizzi cucina: come abbinarlo al resto della stanza
Come detto il paraschizzi occupa una parte considerevole dell’ambiente della cucina, per è questo è ideale che sia per materiale, che per colore sia il più possibile coerente e coeso con l’ambiente circostante. Vediamo ora quali tipi di paraschizzi possano caratterizzare la cucina, che si tratti di una cucina dallo stile moderno o classico.
Paraschizzi in vernice lavabile
La prima tipologia di schianale è sicuramente la più facile ed attuale, che comporta zero fatica nella realizzazione e nella posa. Si tratta della vernice lavabile, ovvero un particolare rivestimento del muro, che verrà intonacato e verniciato e non rivestito da alcun materiale. Di fatto la cucina non avrà alcun elemento a protezione del muro stesso, ma se si opta per una pittura lavabile, il problema è superato.
I vantaggi di questa soluzione riguardano non solo il costo minore, ma anche la scelta del colore che può essere concorde a qualsiasi gusto e arredamento presente in casa.
L’utilizzo della vernice lavabile presenta però lo svantaggio di non avere una lunga durata, questo comporta che sarà oggetto di numerosi ritocchi e manutenzione nel tempo.
Schienale e top dello stesso materiale
Un’altra soluzione è quella di utilizzare lo stesso materiale del top della cucina. Questo va a creare una continuità visiva ed estetica ricercata e in voga. Qui la scelta vera e propria sta nel decidere quale sia il materiale più idoneo alla cucina, che si tratti di un laminato, di superfici solide, di marmi o quarzo, a seconda delle proprie esigenze. La scelta di un materiale, piuttosto che l’altro deve tener conto di alcune osservazioni. Per esempio:
- il laminato, utilizzato per le alzatine, se viene utilizzato per il paraschizzi non deve essere a stretto contatto con il piano cottura, soprattutto se a gas, poiché meno resistente al calore;
- Le superfici solide, come il Corian, a livello estetico sono perfette se si vuole uno stile minimal ed adatto per la sua facilità di pulizia, ma anche in questo caso bisogna prestare attenzione al calore poiché potrebbe deformarsi;
- L’uso di pietre naturali come marmi e graniti è senza tempo, sempre attuali e dall’effetto raffinato. Più alti sono i paraschizzi, più viene data importanza alla cucina. Hanno un’ ottima resistenza a urti e graffi, ma essendo pietre naturali non sono perfettamente impermeabili. È necessario fare attenzione all’uso dei prodotti di pulizia;
- Il top e paraschizzi in quarzo è ottimo, sia per le caratteristiche di resistenza e robustezza, sia per l’igiene e la pulizia. Forse il più adatto, in qualsiasi formato, tra tutti materiali proposti.
Un paraschizzi in acciaio
Forse più adatto a cucine dallo stile industriale o per ambienti lavorativi molto grandi, una soluzione è quella del paraschizzi in acciaio. A differenza del piano in acciaio, che necessita di molte cure, il paraschizzi è meno delicato e mantiene più a lungo la sua bellezza e naturalezza. A suo favore sono il fatto di essere facilmente pulibile ed igienico rispetto ad altri materiali.
Un rivestimento in piastrelle di ceramica
A seconda dei gusti e delle esigenze del singolo, il mondo della ceramica offre tantissimi spunti ed idee. Il paraschizzi realizzato con piastrelle in ceramica può essere abbinato sia a cucine dallo stile moderno che cucine dallo stile classico, poiché in commercio sono presenti tipologie di piastrelle di ogni dimensione e forma: dai grandi ai piccoli formati, da quelle rettangolari a quelle quadrate, da quelle standard a quelle 3D a quelle dalle forme geometriche.
Possono inoltre avere degli spessori variabili, più o meno sottili ed essere applicati sul muro come su ceramiche esistenti. Le soluzioni sono davvero infinite: si differenziano per colore, per la texture, il disegno e per la tipologia di fughe, sempre più in voga tono su tono. Spesso si cerca di accompagnare il colore o la forma di queste con quelle usate per il pavimento o che siano in palette con i materiali e i colori dell’ambiente circostante.
La carta da parati come paraschizzi
Tornata ad arredare le nostre case, soprattutto camere e soggiorni, la carta da parati si spinge, oggi, sino alla cucina. Grazie alla sua capacità di arredare e arricchire le pareti di una casa viene utilizzata come paraschizzi. Nel caso di utilizzo di carta da parati per lo schienale della cucina, viene utilizzata una tipologia di tappezeria che sia in grado di resistere al calore e all’umidità. La particolare carta da parati che è necessario scegliere deve essere realizzata su un supporto di fibra di vetro. Il pro di questa scelta è sicuramente la vasta possibilità di scelta, che va anche oltre quella della ceramica. Oggi, infatti, il design e gli stili delle wallpaper si adattano ai gusti di tutti, dal minimale all’eccentrico.
Il paraschizzi in vetro
La penultima soluzione proposta è quella di un paraschizzi in vetro. Meraviglioso materiale sia per le sue proprietà tecniche che per quelle estetiche, può essere proposto sia in versione lucida che opaca. È in grado di adattarsi a qualsiasi stile di arredamento, inoltre può essere retrolaccata o addirittura può essere applicata una grafica a fantasia.
La particolarità di questo elemento è il fatto che possa essere retroilluminato, caratteristica non solo bella esteticamente, ma molto utile, dato che la luce in cucina è tutto.
Una variante del classico schienale in vetro è quello in vetro magnetico. In questo caso non solo funge da protezione per il muro, ma diventa un ottima parete attrezzata e porta accessori per la cucina. Essendo magnetica gli oggetti possono essere posizionati, spostati e sostituiti a piacimento, per creare delle pareti differenti ogni qualvolta si voglia.
Il retrocucina in resina
L’ultima tipologia di paraschizzi è quella in resina. Spesso questo materiale è utilizzato per i bagni, ma grazie alla facilità di pulizia e l’ottima resistenza all’acqua, lo rendono un materiale idoneo anche per la zona cottura.
Uno dei vantaggi è la sua versatilità: è infatti disponibili in molteplici colori da abbinare al resto della cucina, mimetizzandosi perfettamente con il resto del mobilio. A differenza di una normale pittura, la resina mantiene sempre un carattere non piatto, in quanto sono visibili le sfumature prodotte dalla spatola con cui viene stesa.
Siamo giunti alla fine di questa lunga carrellata di paraschizzi. Tante idee e soluzioni sono state proposte, sicuramente adatte a qualsiasi tipologia e stile di cucina. Come per ogni stanza è sempre bene affidarsi a tecnici del settore per farsi consigliare su materiali, colori e motivi a seconda dell’uso e delle proprie esigenze.
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