Realizzare una casetta da giardino

casetta in legno

La realizzazione e predisposizione di una casetta in legno, in giardino, è uno dei temi più richiesti dall’utente, data la mole di notizie confusionarie che offre internet, con il solo scopo di dirottarti ai siti che le vendono.

La maggior parte dei nostri utenti chiede informazioni su casette degli attrezzi, che generalmente sono prevalentemente delle strutture prefabbricate per lo più in legno, con pianta rettangolare o quadrata, il cui tetto può essere a singola o a doppia falda, per permettere il defluire veloce di pioggia e neve, con grondaia di raccolta delle acue meteoriche.

Moltissimi sono i post in cui si precisa come richiedere i permessi, come realizzarle e come renderle funzionali, ma pochi riescono a dare una risposta alla domanda più frequente: quali sono i limiti di costruzione della casetta in legno?

La risposta non è univoca, ma dipende dalla tipologia di struttura che si ha intenzione di installare: se è stabile e fissa o temporanea e rimovibile.

Costruire una casetta in legno: fondamentali

Prima di inoltrarci negli iter burocratici e nelle eventuali pratiche da presentare per avere la casetta in giardino, è necessario in primo luogo definire il piano di posa, per cui prima di poter posare la struttura è consigliato realizzare un massetto di fondazione o un basamento, per rendere più stabile la casetta e al contempo per evitare e garantire meno umidità di risalita.

Per realizzare il basamento, che funge da sostegno ed eventualmente anche da marciapiede esterno, è sufficiente praticare uno scavo di sbancamento poco più grande della dimensione della struttura lignea, posarci sopra uno strato di ghiaia, da 10-15 cm e stendere un cellophane che copra la ghiaia ed impedisca la risalita dell’umidità. A questo punto è possibile gettare lo strato di calcestruzzo da 10/15 cm, con una rete elettrosaldata in ferro al suo interno.

Lasciato asciugare il cemento sarà possibile fissare la casetta mediante staffe e viti.

Tale operazione rientra nell’attività di edilizia libera, purchè sia rispettato l’indice di permeabilità che esprime la percentuale minima di superficie permeabile alle acque meteoriche.

Casetta in legno: materiali utilizzati

Le casette da giardino, principalmente realizzate in legno, possono essere realizzate anche in altri materiali: PCV/Resina e alluminio.

Casetta in legno

Il materiale sicuramente più utilizzato ed ad alta sostenibilità, si presta particolarmente per questo utilizzo. Grazie a particolare tecniche di incastro il legno consente maggiore robustezza e durabilità nel tempo. Le tipologie di legno che possono essere utilizzate sono molteplici: abete, pino, larice e cedro. La scelta dipende dalle esigenze del cliente, ma anche dal luogo in cui verrà realizzata e dalla spesa economica che si vuole fare.

Casetta in PVC/Resina

Il secondo materiale è ampiamente utilizzato e renderà la casetta da giardino resistente alle intemperie. Rispetto al legno è esteticamente meno gradevole, ma ha dalla sua il vantaggio di necessitare di poca manutenzione nel tempo. Un secondo vantaggio rispetto al legno è la leggerezza, infatti la casetta in PVC pesa circa la metà di quella in legno, agevolando il montaggio e di conseguenza riducendo i costi di trasporto.

Casetta in Alluminio

Ultima tipologia di casetta è quella in alluminio, una costruzione dall’aspetto più tecnico , dove le lamiere e la struttura viene zincata e verniciata del colore che più preferisce il cliente. Lo svantaggio è l’isolamento, se si decide di installare questa tipologia di casetta è bene ricordarsi di isolare internamente la struttura che altrimenti renderebbe l’interno molto caldo

Normativa e permessi

Definite le caratteristiche e le varie soluzioni esistenti in commercio, affrontiamo ora la tematica della normativa e dei permessi. Bisogna fare molta attenzione a quali permessi chiedere. Non sempre basta che la struttura sia amovibile per evitare di doversi scontrare con complessi iter burocratici.

La regola generale vuole che per l’installazione di qualsiasi opera edilizia, e quindi anche casette in legno, casette da giardino o casette attrezzi, sia necessario presentare un Permesso di Costruire o una DIA (denuncia di inizio attività) al Comune di riferimento, redatta da un tecnico abilitato.

Ogni Comune ha le proprie regole e il proprio Regolamento edilizio a cui far riferimento. Ma se si cerca , all’interno di quest’ultimo, “ permesso casetta giardino” , quasi sicuramente si ricadrà nell’edilizia libera, se il giardino è di proprietà privata, o sarà richiesta una DIA con il consenso del condominio se si tratta, appunto, di giardino condominiale.

Se il regolamento del Comune non è specificata alcune normativa, vige la Legge Nazionale D.P.R 6 giugno 2001, n° 380 riguardante l’edilizia libera.

Generalmente le casette di piccole dimensioni, dai 6 ai 20 mq, rientrano nell’edilizia libera e non c’è bisogno di richiedere alcun permesso, ma semplicemente una comunicazione di installazione.

Differente è la questione per le casette di metratura superiore ai 20 mq. In questo caso è necessario rivolgersi ad un professionista che produrrà la documentazione richiesta dal comune: relazione tecnica e tavole grafiche con indicate le dimensioni della casetta, le distanze dai confini, da strade e l’altezza.

Tra le opere che rientrano in edilizia libera troviamo anche le opere temporanee, e quindi rimovibili.

Tra queste rientrano: il capanno in legno o materiali leggeri, il container e le tettoie. Secondo l’articolo 6 della già citata legge nazionale, tali strutture devono essere realizzate per soddisfare delle esigenze temporanee e contingenti, e dovranno essere rimosse al termine del periodo stabilito di 90 giorni. Vengono definite temporanee quelle opere che non vengono fissate al suolo in maniera stabile. Questo potrebbe comportare la possibilità di eludere gli indici edificatori previsti dal PRG, e ciò potrebbe portare alla posa in opera di cassette prefabbricate.

Nonostante la semplicità costruttiva e l’utilizzo secondario che ha la casetta di legno, le varie tesi sulla realizzazione e il suo iter burocratico sono più complessi di quanto ci si possa aspettare. Ciò che è bene fare è di affidarsi in ogni caso ad un tecnico abilitato che possa accedere ai regolamenti edilizi del comune e nazionali, così da trovare la soluzione più opportuna e adatta alle proprie esigenze.

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