Come progettare una piscina per il tuo giardino

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Avere una piscina nel giardino di casa è il sogno di tanti. Anche se molti lo considerano irrealizzabile è un sogno possibile: le soluzioni sono tante, adatte a tutte le tasche e le esigenze. È lecito e normale pensare che se si ha un giardino dalle dimensioni ridotte sia un problema e una difficoltà riuscire ad inserirne una.

Cenni storici piscina

La loro diffusione inizia all’inizio del XX Secolo, con un numero che oscilla nel tempo seguendo il boom economico del periodo. La loro presenza nelle case era sinonimo di benessere e agiatezza, tanto che l’America conta il maggior numero di vasche nel territorio, seguito poi dalla Francia. Sono state spesso scenari per l’arte, il cinema e anche l’architettura, mostrandosi sia nei film che in quadri. Sono state oggetto anche degli studi dei grandi progettisti come Rem Koolhaas.

Come fare per avere la piscina dei sogni

La prima cosa da fare, anche avendo un budget ridotto, è affidarsi ad una buona progettazione, che unisca sia l’aspetto estetico che quello pratico e che sia in grado di preventivare eventuali inconvenienti e i limiti di spesa.

La progettazione della piscina in giardino

Lo studio dettagliato dello spazio e della forma della piscina è di vitale importanza per iniziare con il piede giusto. Il contrasto del colore blu della piscina e del verde dell’erba trasformerà il vostro giardino in un’oasi di relax e puro divertimento.

Dal punto di vista progettuale è importante conoscere la natura del terreno su cui si vuole realizzare la piscina. Per esempio, è da evitare di costruire troppo vicino agli alberi, data la problematica delle radici. È da considerare la durezza del terreno, se non si presenta abbastanza compatto potrebbe comportare dei cedimenti della struttura ed infine sono da considerare le eventuali pendenze naturali del terreno.

Caratteristiche da considerare durante la progettazione

Vediamo di seguito i punti fondamentali per la buona riuscita della piscina.

  1. La posizione di realizzazione della piscina, considerando le distanze, l’orientamento della casa e del giardino, eventuale vegetazione presente;
  2. Le dimensioni: in base allo spazio a disposizione, al numero di persone medio che la utilizzano, ma anche in base alla quantità di acqua e di impianto che si intende avere;
  3. La forma: a seconda che si utilizzi a fini sportivi o ludici la forma può variare notevolmente ed essere più o meno regolare e tradizionale;
  4. La profondità: nella progettazione di una piscina si considerano sempre più profondità. Nel caso di una vasca familiare si parte da una profondità minima di 120 cm fino ad una massima di 180 o 220 se si progetta di avere un trampolino;
  5. Gli accessori: dipendono dalle esigenze degli utenti, ma i più comuni da considerare nella stesura del progetto sono le scalette d’accesso, eventuali docce a bordo vasca ed eventuali cascate d’acqua a bordo piscina;
  6. Il sistema di riciclo è fondamentale per recuperare l’acqua della vasca, pulirla mediante filtri e immetterla nuovamente in circolo.

Come scegliere la dimensione della tua piscina

Per adattarsi alle esigenze di tutti esistono differenti tipologie di piscina: standard, grandi piscine, corridoio di nuoto, mini-piscine, piscine urbane. Per ogni piscina vi sono delle dimensioni standard da considerare.

Le piscine “standard”

  1. Piscina con una superficie da 21 mq, ovvero da 7×3 metri;
  2. Piscina con una superficie da 32 mq, ovvero da 8×4 metri;
  3. Piscina con una superficie da 36 mq, ovvero da 9×4 metri;

Le piscine grandi:

  1. Piscina con una superficie da 200 mq, ovvero da 20×10 metri;
  2. Piscina con una superficie da 72 mq, ovvero da 12×6 metri;
  3. Piscina con una superficie da 40 mq, ovvero da 10×4 metri;

I corridoi di nuoto:

  1. Piscina con una superficie da 18 mq, ovvero da 6×3 metri;
  2. Piscina con una superficie da 15 mq, ovvero da 5×3 metri;

Documenti necessari per partire con i lavori

Dal punto di vista legislativo la normativa specifica per la costruzione di una piscina varia da Regione in cui si opera, in ogni caso sarà necessaria presentare una pratica al Comune.  La tipologia di pratica da presentare è una DIA, ovvero una denuncia di inizio attività entro 30 giorni dall’inizio dei lavori, completa di disegni che mostrino la posizione della piscina, materiali e colori utilizzati, le distanze dai confini e dall’abitazione nel rispetto del regolamento edilizio vigente nel proprio comune. Prima di affrontare un’opera di queste dimensioni e costi è bene informarsi su eventuali vincoli paesaggistici a tutela della propria zona rilevanti a livello ambientale, architettonico storico o idreologico.

Costi da sostenere per la realizzazione di una piscina

Come detto i costi possono dipendere da molteplici fattori: le dimensioni, la forma, i materiali utilizzati per rivestire i lati. Ma ancora può dipendere dagli elementi stilistici, il sistema filtrante, le finiture del bordo piscina e dalle condizioni del suolo dove andrà inserita.

Quanto costa quindi costruire una piscina?

Volendo dare un’indicazione di massima, partendo da una piscina interrata dalle dimensioni ridotte (3,5 metri di lato e una profondità di 1,2 metri), in PVC azzurro e con un classico sistema di filtraggio a sabbia, il prezzo ammonta a circa 3000 euro. Da questo costo sono esclusi però eventuali rivestimenti esterni e il bordo piscina.

Tipologie di piscine

Il mercato offre differenti soluzioni di piscine: interrate, fuori terra, d’appoggio, idromassaggio. A seconda della piscina, e delle dimensioni, variano i costi di progettazione e di realizzazione.

Piscine interrate

La realizzazione di una piscina interrata comporta, come abbiamo visto precedentemente, un iter burocratico che sicuramente aumenta i tempi di realizzazione. A questo va aggiunto anche il tempo per la progettazione da parte di architetti, che dovranno effettuare uno o più sopralluoghi per presentare un progetto che possa far coesistere all’interno dello stesso spazio le zone verdi e la vasca. La sua costruzione prevede che venga effettuato uno scavo, dove verrà collocata la vasca, operazioni di realizzazione della soletta, posa dei pavimenti e delle pareti laterali, installazione del sistema di filtraggio e riuso dell’acqua e scelta dei materiali per rivestire il fondo e le pareti della piscina.

Piscine fuori terra e rigide

Un’ottima alternativa alle piscine interrate sono le piscine fuori terra. Queste sono realizzate con pannelli rigidi realizzati con materiali differenti: acciaio, legno, materiale composito o, per un effetto più moderno, in acciaio rivestito in resina. La loro praticità sta nel fatto che possono essere lasciata in giardino tutto l’anno, non è obbligatorio smontarle nella stagione invernale. La tipologia di piscine in appoggio, differentemente dalle precedenti, non ha bisogno di alcun permesso per essere realizzata, ciò comporta meno costi e pratiche burocratiche che possono rallentare, se non addirittura fermare i lavori.

A loro vantaggio c’è anche il fatto di avere un prezzo molto più accessibile e, data la diffusione, si possono trovare in commercio di tutte le forme e dimensioni. Sono anch’esse dotate di sistema di filtraggio fisso.

Materiali per le piscine

Come accennato i materiali per le piscine possono essere diversi: legno, pietra, PVC, resina.

Rivestimento piscina in legno

Il legno è un materiale eccellente e naturale, utilizzato prevalentemente nella realizzazione dei rivestimenti esterni, sia delle piscine fuori terra che di quelle interrate, perché in grado di fondersi al meglio con lo spazio e la natura circostante. Le essenze di legni utilizzati sono trattati in modo da essere resistenti all’acqua e all’invecchiamento. Inoltre la manutenzione nel tempo di questo materiale è pressoché nulla.

Tra le essenze più utilizzate troviamo il ratan, un legno particolarmente flessibile utilizzato per la realizzazione di arredi come poltrone e sedute. Nel campo delle piscine viene utilizzato il ratan sintetico per ricreare bordi vasca naturali e resistenti al sole e intemperie.

L’utilizzo del marmo nelle piscine

Un secondo materiale utilizzato è il marmo, soprattutto nelle piscine con vasca interrata. La vasta gamma di marmi disponibili consente di personalizzare il bordo piscina e la zona solarium secondo i propri gusti. Inoltre il marmo è un materiale con grande capacità di resistere all’acqua e quasi indistruttibile.

Rivestimento piscina in PVC

Il materiale più utilizzato e diffuso è il PVC, grazie alla buona resa estetica e il prezzo contenuto. L’utilizzo di questo materiale è favorito rispetto ad altri per la sua ottima duttilità: è infatti adattabili a tutte le tipologie di vasca, adattandosi a forme e dimensioni. È un materiale robusto, resistente agli strappi e agli agenti atmosferici. Anche dal punto di vista estetico questo materiale ha fatto un grande salto di qualità, presentandosi in commercio con differenti tonalità di colore e più possibilità di essere personalizzato.

La ceramica come rivestimento della piscina

La ceramica è il più classico tra i materiali utilizzati per i rivestimenti interni della vasca della piscina. Apprezzato per la sua resistenza e per la moltitudine di soluzioni che offre. Rispetto al PVC questa soluzione ha tempi di realizzazione più lunghi, come costi più elevati, ma ha il vantaggio di essere molto più resistente ed avere una resa estetica molto più impattante.

La piscina effetto naturale

Se si cerca invece un effetto naturale i rivestimenti da piscina adatti a questo scopo sono due: le pietre naturali e le miscele di ciottoli malte e vernici.

L’utilizzo della pietra naturale è una soluzione relativamente nuova degli ultimi anni. Chi sceglie di utilizzare lastre di pietra è perché cerca un effetto estetico che si armonizzi al meglio con l’ambiente circostante e col paesaggio naturale. Le pietre più utilizzate sono l’ardesia e la quarzite che non assorbono l’acqua in maniera esagerata e sono considerate antiscivolo. Per queste caratteristiche spesso vengono utilizzate anche per il rivestimento del solarium o del bordo piscina.

La seconda tipologia di materiale utilizzato per un effetto naturale è quella di utilizzare particolari miscele di ciottoli, pietre e quarzo. Il risultato è un impasto colloso da utilizzare come un intonaco sulle pareti della vasca. Una volta posata l’effetto che ne nasce è di una parete omogenea e liscia.

In alternativa possono essere utilizzate le vernici. Probabilmente la soluzione più adattabile alla maggior parte delle superfici e forme, oltre che essere disponibili in qualsiasi colore. Sono composte da resine a base epossidica che resiste all’usura e sopporta il contatto con l’acqua.

In conclusione, il sogno della piscina in giardino non è più una cosa impossibile. Certo sono molti i fattori e le variabili da considerare, ma con l’aiuto di esperti del settore e progettisti potrete trasformare il vostro giardino in un’oasi di puro relax.

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