Progettare un controsoffitto in cartongesso

progettare controsoffitto illuminazione

Quando ci si imbatte nella costruzione o ristrutturazione di una casa o di una singola stanza, una delle tematiche con cui bisogna fare i conti è la realizzazione di controsoffitti. 

Sempre più spesso i controsoffitti vengono impiegati anche all’interno delle abitazioni private, non solo con lo scopo di mascherare impianti o di creare isolamento termico acustico, ma con fine estetico. Per esempio può essere impiegato per creare e giocare con i volumi e i ribassamenti, per produrre particolari effetti di illuminazione. Sì ottiene il massimo quando si riescono a combinare entrambe le esigenze.

Cos’è un controsoffitto

Il controsoffitto si può definire come una struttura leggera, collegata all’intradosso del solaio con, come accennato precedentemente, la funzione di isolamento termico acustico e di mascheramento di impianti ed eventuali travi

 Le caratteristiche di un controsoffitto

Le caratteristiche fondamentali di un controsoffitto sono le seguenti: 

  • resistenza meccanica, ovvero la proprietà di un materiale di resistere a differenti impatti ed urti. In particolar modo resistere all’impatto, alla flessione e all’applicazione di carichi;
  • capacità di isolamento termico, consiste nella capacità di non creare ponti termici e allo stesso tempo di avere una buona resistenza al passaggio da correnti calde a correnti fredde;
  • potere fonoassorbente, la caratteristica di assorbire i suoi e ridurre quindi il volume e le vibrazioni
  • durabilità;
  • resistenza all’umidità e assorbimento dei liquidi.

Tipologie di controsoffitti

In commercio esistono molteplici tipologie di controsoffitto, che si distinguono per l’impiego di differenti materiali. 

Esistono controsoffitti in legno, distinto per la sua eleganza, lo innalza rispetto a tutti i materiali. Sicuramente un controsoffitto in legno ha come vantaggio il miglioramento della vivibilità della casa, ma al contempo risulta più costoso e di difficile installazione. 

Possono essere realizzati con materiali plastici, metallici o laminati

Per garantire un maggiore isolamento termico possono essere realizzati anche mediante materiali in fibre minerali. In questo caso i pannelli vengono sorretti da una struttura metallica, a vista o nascosta, vincolata al soffitto sulla quale vengono posizionati i pannelli in fibra minerale. 

Infine possono essere realizzati in gesso o cartongesso. Probabilmente il materiale e la composizione più conosciuta ed utilizzata che permette e garantisce una buona duttilità. Con un costo moderato sono facili da installare, possono essere intonacati o rivestiti con le decorazioni più trend del momento. 

La struttura di un controsoffitto

Come detto nel paragrafo precedente, i controsoffitti sono caratterizzati da una struttura di sostegno realizzata con intelaiatura fissare al soffitto o lungo le pareti perimetrali. La struttura, realizzata con elementi modulari aperti, costituisce una vera e propria maglia, sulla quale vanno ad insistere i pannelli. 

A seconda della tipologia del tamponamento si possono realizzare differenti tipologie di cartongesso:

  • continuo, in cui la chiusura è realizzata fissando alla struttura di sostegno una rete metallica o un lamierino su cui viene applicato l’intonaco in malta di calce o cemento. Si opta per questa soluzione quando non è richiesto un controsoffitto ispezionabile o flessibile nel tempo;
  • discontinuo, in questo caso la modularità degli elementi è interrotta da giunti di connessione facilmente smontabili. Questa tipologia di controsoffitto è adatta nel caso in cui vi sia un passaggio di impianti, e quindi la necessità che sia ispezionabile. 

Esempi pratici in cui si può ricorrere al controsoffitto

Un esempio pratico in cui si può utilizzare il controsoffitto è la canalizzazione dell’impianto di riscaldamento o nel caso di un impianto di ventilazione meccanica controllata ( VMC).

Quest’ultima spesso necessaria in abbinamento a un intervento di efficientamento energetico dell’involucro, in maniera da scongiurare effetti di condensa localizzata in corrispondenza dei ponti termici. L’inserimento di impianti a soffitto comporta, nella maggior parte dei casi, un abbassamento dell’altezza interna di alcuni ambienti che devono necessariamente mettere in collegamento i vari ambienti abitabili. Tenendo presente la normativa nazionale, che stabilisce l’altezza minima degli ambienti ( 2,70 metri per gli ambienti abitabili e 2,40 per i vani accessori), la struttura in cartongesso a soffitto può essere impiegata in quei locali dove non è necessaria l’ altezza maggiore, come corridoi, cantine, ripostigli. 

Potenzialità estetiche del controsoffitto

Un secondo esempio pratico di uso dei controsoffitti è l’installazione dell’impianto di illuminazione

Le tipiche luci che si inseriscono all’interno del progetto di illuminotecnica sono le barre nascoste e i faretti a incasso.

L’affermazione e il progressivo abbassamento dei costi delle luci a led ha contribuito ad aumentare la richiesta di queste luci, soprattutto in ambienti della casa come il soggiorno, la cucina e la camera da letto, la fantasia può portare ad idee particolari e a grandi effetti luminosi.

A seconda della stanza che si vuole illuminare, le luci inserite nel controsoffitto possono variare di posizione e di intensità. Per esempio in cucina sono da evitare le zone d’ombra ed illuminare in modo diretto il piano di lavoro. Per questo è meglio optare per un controsoffitto su tutta l’area destinata al lavoro e preparazione di cibi, inserendo faretti ad incasso ed orientati, oppure fasce di luce omogenea.

Differente è la situazione nei living, dove la luce richiesta deve essere diffusa e generale. In questo caso si può optare per dei tagli nel controsoffitto dove posizionare le barre luminose, direzionando il fascio luminoso verso l’alto, che viene poi riflessa verso il basso.  Questa tecnica, detta anche gola luminosa, può assumere diverse forme per consentire una diversa diffusione della luce. Essa si basa sull’uso della luce riflessa e consente di simulare la presenza di un’apertura che risulta, alla vista, nascosta, creando così piani orizzontali e verticali apparentemente staccati tra loro, che suggeriscono effetti moderni di leggerezza: come se il soffitto fosse in sospensione.

La fase operativa del controsoffitto

La progettazione di controsoffitti sempre più articolati, comporta uno sforzo che dovrà essere supportato da programmi di modellazione 3D, tali da poter controllare e sovrapporre le esigenze tecniche ed estetiche. 

Alla fine si dovranno produrre le tavole grafiche attraverso un programma CAD (DWG) da sottoporre al posatore. Anche in questo caso l’esperienza dello stesso posatore potrà essere di enorme aiuto, una volta che egli stesso avrà perfettamente chiaro il risultato finale richiesto.

Leggi anche:

Realizzare una casetta da giardino
Arredare con materiali di riciclo