Progettare un’abitazione secondo i punti cardinali

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Lo studio e la progettazione di un’abitazione passa anche attraverso l’analisi del suo corretto orientamento, sia nella forma che nella disposizione delle stanze. La scelta dell’orientamento di un’abitazione è uno degli aspetti più importanti della progettazione, in quanto determina il verso, la direzione, che la forma dell’edificio deve avere per sfruttare al massimo l’energia solare.

Un fattore da cui dipende l’esposizione della casa è il luogo in cui sorge: se si abita in un territorio freddo, ad esempio nel nord Italia, è importante che l’orientamento dell’abitazione sia pensato per accogliere il più possibile i raggi del sole. Sarebbe opportuno quindi disporre gli spazi principali verso sud, mentre quelli di servizio verso nord. Questo comporta che l’asse su cui deve insistere la maggior parte dell’edificio è quello est-ovest. Al contrario se si abita in siti dove vi è un clima caldo e secco, la casa dovrà essere orientata seguendo le correnti del vento della zona, in modo tale da sfruttare al meglio la ventilazione naturale.

Cenni storici sull’orientamento dell’abitazione

Nel corso della storia della progettazione architettonica sono stati molti gli studi affrontati sull’orientamento. I primi furono i Greci e i Romani che applicavo i concetti di urbanistica solare quando dovevano scegliere un luogo dove insediare e costruire i nuovi nuclei abitativi.  Il cosiddetto asse eliotermico fu proposto per la prima volta nel 1920 dai francesi Rey e Pidoux per la città di Parigi come asse di orientamento di un piano verticale che riceve durante l’anno lo stesso valore eliotermico sulle due facce nord/sud. Circa venti anni dopo Vinaccia criticò questa tipologia, sostituendola e proponendo l’asse equisolare, con inclinazione nord-est e sud-ovest. Questa soluzione nasceva con l’intento di eguagliare l’effetto termico per quattro esposizioni e non più due come nel caso precedente.

Dove disporre le stanze di una casa per la giusta esposizione al sole

Dal punto di vista bioclimatico, se parliamo dell’Italia, si cerca sempre più di seguire l’orientamento dell’asse est-ovest: ovvero, come detto precedentemente, con la disposizione delle facciate principali a sud e a nord. A seconda dell’esposizione del sole e delle temperature nei vari punti cardinali anche la disposizione delle stanze interne all’abitazione segue un determinata logica.

A nord andrebbero collocate le funzioni di servizio che necessitano di meno luce, come ripostigli, vani tecnici, garage, lavanderie e piccoli bagni. È bene ricordare che in questi locali, dove luce e calore arrivano in quantità minore, possono essere soggetti ad umidità e muffe; per questo è bene creare ricicli di aria frequenti.

L’est, dove i locali ricevono i primi raggi del sole, è la soluzione ottimale per le camere da letto. Queste riceveranno in inverno le prime luci e in estate, essendo ombreggiate al pomeriggio, tenderanno a surriscaldarsi il meno possibile.

Il sud è il lato più privilegiato della casa, in quanto riceve l’illuminazione diretta e migliore durante l’intera durata della giornata durante il periodo invernale, mentre durante il periodo estivo, non essendo più alto, non entra direttamente nelle stanze e non le surriscalda. Questo permette di rendere lo spazio a sud ideale per i locali della cucina, del salotto, per eventuali spazi aperti come terrazzi e balconi.

L’ultimo punto cardinale è l’ovest, fronte che riceve i raggi solari durante il periodo estivo, per cui risulta essere più caldo e si surriscalda maggiormente. Come stanze adatte a questa zona della casa possono andar bene sia le camere da letto o la cucina, l’importante è che si pensi sempre a soluzioni ombreggiare per riparare l’interno dell’abitazione dalla luce. Soluzioni idonee possono essere i frangisole, le tende esterne o i pergolati.

La disposizione degli ambienti della casa secondo questo asse porta a dei vantaggi energetici non indifferenti per la propria abitazione: infatti permette di risparmiare sia sulle spese relative al riscaldamento, durante l’inverno, che sull’illuminazione artificiale.

Riassumendo dunque possiamo affermare che le finestre esposte a:

  • sud-est e sud-ovest sono sottoposte a grandi quantità di luce sia d’estate che in inverno, con raggi solari che si riflettono quasi in posizione orizzontale, filtrando in profondità all’interno della stanza;
  • est e ovest ricevono i raggi solari orizzontali durante l’equinozio, e man mano vanno a raddrizzarsi fino al solstizio d’estate;
  • nord invece ricevono poco solo durante l’estate;
  • sud ricevono i raggi solari con inclinazione orizzontali in inverno e raggi quasi verticali in estate;
  • nord-est e a nord non vengono battute da sole durante il periodo invernale, ma risultano essere soleggiate in primavera e in autunno. Durante il periodo estivo il sole penetra perpendicolarmente dalle finestre.

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