La progettazione di locali e centri medici

progettazione studi medici

La progettazione degli interni di studi e centri medici è un tema complesso da affrontare, poiché tocca differenti tematiche legate non solo all’aspetto estetico e di progettazione del layout dell’arredo, ma prende in considerazione la scelta dei materiali più idonei, lo studio della disposizione e del funzionamento di determinati macchinari, se previsti, e lo studio dettagliato dell’impianto elettrico secondo delle specifiche normative.

È bene fare una distinzione tra studio medico e ambulatorio. Lo studio medico è il luogo in cui il sanitario svolge la propria attività professionale, non ha una rilevanza giuridica autonoma e l’attività professionale prevale rispetto a quella imprenditoriale. L’ambulatorio medico è invece una struttura sanitaria con individualità e organizzazione propria dove l’attività imprenditoriale prevale su quella individuale anche per la complessità della struttura e delle attrezzature usate.

Ulteriore classificazione degli studi medici è definita dalla normativa vigente: Norma CEI 64-8/7; V2 sezione 710 “Locali ad uso medico”, che li divide in tre gruppi:

  • Locali medici di gruppo 0, nei quali non si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate al paziente (sala per massaggi, Studi medici generici nei quali non si utilizzano elettromedicali Studi per consultazioni).
  • Locali medici di gruppo 1, nei quali si fa uso di apparecchi elettromedicali con parti applicate al paziente (Sala ECG (elettrocardiografie), EEG (elettroencefalografie), EHG (elettroisterografie) Sala per Endoscopie Ambulatori medici Sala per Urologia Sala per diagnostica Radiologica e per Radioterapie Sala per Fisioterapia Sala per Emodialisi, RMN, Medicina Nucleare).
  • Locali medici di gruppo 2, nei quali si fa uso di apparecchi elettromedicali con parti applicate al paziente, destinate ad essere utilizzate in interventi intracardiaci o in operazioni chirurgiche (Sala per anestesia Sala per chirurgia Sala per Ingessature Chirurgiche * Ambulatori chirurgici Sale per Preparazione e Risveglio Sala per Cure Intensive, Esami Angiografici, Esami Emodinamici).

Architettonicamente lo studio del layout di entrambi gli esercizi si svolge nel medesimo modo, tenendo in considerazione le differenti esigenze funzionali.

La progettazione di uno studio medico

Quando si inizia ad immaginare e progettare uno studio medico, è bene ricordare che lo spazio deve rispecchiare nella disposizione delle stanze e degli arredi il carattere funzionale dello stesso: tenendo in considerazione sia il lato visivo che quello pratico dell’ambiente di lavoro.

Il primo passo è dunque quello di analizzare la struttura nel suo insieme, stabilendo in principio le funzioni di ogni singolo spazio. Sarà sicuramente necessario identificare le seguenti zone:

  • Individuare un’area accoglienza/accettazione;
  • Definire un’area attesa per i pazienti
  • Identificare lo spazio dedicato all’ambulatorio o degli ambulatori, a seconda delle dimensioni dello stabile e in relazione ad ogni attività che viene esercitata al suo interno;

L’area accettazione in uno studio medico

La zona dedicata all’accoglienza e accettazione del paziente è la prima cosa che si vede entrando in uno studio, per questo motivo è importante che sia non solo posizionata nei pressi dell’ingresso, ma che abbia un aspetto gradevole ed invitante. È bene studiare con attenzione l’illuminazione di quest’area: dovrà essere intensa e decisa con l’obiettivo di fare una buona impressione al paziente. Per accentuare il gioco di luce può essere utile utilizzare una tipologia di arredo lineare e di color bianco. Per quanto riguarda la scelta del mobilio di questa zona dello studio medico è necessario guardare alla funzionalità e alla praticità. La scelta di un banco piuttosto che di una scrivania deve soddisfare l’esigenza di consentire una buona e corretta relazione tra gli addetti alla reception e il paziente. Inoltre deve consentire ai primi di essere riparati per rispettare i canoni di privacy. Oltre alla scrivania sono fondamentali mobili contenitori e spazio sufficiente per gli strumenti di lavoro.

La sala attesa di uno studio medico

La sala attesa è bene che sia in comunicazione con la zona precedente. Dovrà prevedere delle comode sedute per rendere l’attesa meno snervante. Oltre alle sedute è bene pensare alla possibilità di inserire una zona dedicata alle macchinette del caffè e ai distributori di bevande. Questa potrà essere separata dal resto della sala attesa da dei semplici divisori, per creare la giusta separazione tra le differenti funzioni. Essendo in comunicazione anche con la zona accettazione, dovrà avere le stesse finiture e colori, in modo tale da rendere l’intero ambiente omogeneo o gradevole alla vista.

Il layout degli ambulatori di uno studio medico

A seconda delle dimensioni e della tipologia dello studio medico potrà esserci una o più stanze adibite ad ambulatorio. Le dimensioni di tali spazi dovranno essere sufficientemente grandi da ospitare tutta l’attrezzatura fondamentale per svolgere l’attività. Indipendentemente dall’esercizio che si compie due sono gli arredi che devono trovare il loro spazio: una scrivania, in grado di ospitare un computer, e un lettino necessario per lo svolgimento dell’attività, sia che si tratti di un ambulatorio medio piuttosto dentistico. La superficie minima di questi locali non deve essere inferiore ai 9 mq ed un’altezza non inferiore a 2,70 metri. Anche in questo caso ha un ruolo fondamentale l’illuminazione dell’ambiente, che sarà differente a seconda della specializzazione che verrà svolta al suo interno. Vi sono casi in cui sarà necessaria una luce debole e soffusa e casi in cui sarà necessaria un’illuminazione forte per permettere al medico di operare in situazione ottimale.

Oltre agli spazi descritti vi sono ulteriori zone da considerare e progettare: lo spazio di magazzino, eventuali spogliatoi per gli addetti e i servizi igienici sia per il personale che per i pazienti.

Lo studio dei flussi di persona in uno studio medico

Un secondo tema da affrontare durante la progettazione di uno studio medico è legata alla gestione dei flussi di persone che convivono al suo interno: quello dei pazienti, dei medici e del personale. Per evitare l’interferenza tra i vari flussi, si possono adottare soluzioni differenti:

  • Pensare a una diversificazione dei percorsi optando per corridoi separati e dedicati, uno per i pazienti e uno per il personale;
  • Progettare le varie stanze concatenate tra loro, ovvero con delle porte che mettano in comunicazione i vari ambulatori e lo scambio diretto di informazioni tra il personale. Questa soluzione è però adottabile solo nel caso in cui vi sia una sola attività per l’intero edificio, come potrebbe essere uno studio dentistico. Porta con sé lo svantaggio di diminuire la privacy del paziente.
  • Spazio permettendo, la soluzione ottimale è che i vari ambulatori si affaccino sull’area attesa e accettazione, o in alternativa una separazione netta tra la zona destinata all’attesa e la zona ambulatori, tramite delle porte automatiche apribili solo dagli addetti o dall’interno della zona ambulatorio.

La scelta dei materiali nella progettazione di studi medici

Essenziale ai fini della progettazione è la scelta dei corretti materiali che riescano a coniugare sia le esigenze e le necessità tecniche che quelle normative. Per i mobili e complementi è preferibile l’utilizzo di materiali metallici, resistenti e facili da pulire, o in alternativa di legno. Come colorazione quelli neutri sono da preferire, in quanto è il colore che al meglio rispecchia la sensazione di igiene e pulito. Lo stesso vale per la sala d’attesa e la zona accoglienza. Per quanto riguarda le finiture di pareti e pavimenti vale lo stesso motivo di igiene e pulito: utilizzare delle pitture lavabili è un ottimo sistema per mantenere in ordine e pulite le pareti degli ambulatori, mentre per il pavimento la scelta può ricadere sul gres porcellanato o sulla resina, facili da pulire ed igienizzare ma soprattutto durevoli nel tempo e antiscivolo.

La normativa CEI per gli studi medici

Tutti i locali ad uso medico sono trattati dalla Norma CEI 64-8 nella parte 710, entrata in vigore nel 2001, riguardante l’impianto elettrico e la loro verifica. In particolar modo per i locali appartenenti ai gruppi 1 e 2, al fine di accertare i livelli minimi di sicurezza, con cadenza periodica ad opera di un tecnico qualificato.

La progettazione dei locali medici è, come visto, un campo di lavoro molto vasto e complesso che tocca differenti ambiti. È importante quindi affidarsi a professionisti del settore che possano accompagnare il cliente verso la corretta disposizione dei locali secondo gli standard di progettazione e normativi.

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