5 idee per progettare uno spazio commerciale
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Abbiamo già approfondito le regole base necessarie alla buona progettazione di uno spazio commerciale. Di seguito cercheremo di sintetizzare alcuni punti salienti, all’interno dei quali si possono rintracciare alcune idee interessanti che, però, vanno sempre contestualizzate, in base alla tipologia di esercizio commerciale, alla localizzazione geografica, al cliente target e a quanto spiegato nell’articolo Progettazione negozio: tutto quello che c’è a sapere.
1 – Pensare alla vetrina
Abbiamo già detto che la vetrina è il biglietto da visita del negozio, fa intuire la tipologia di prodotti venduti e dovrebbe invogliare il passante ad entrare.
- Si possono usare dei fondali, in modo tale da richiamare l’attenzione sulla singola vetrina, schermando cosa si cela all’interno del negozio, valorizzando così l’articolo esposto e incrementando la curiosità di scoprire cosa c’è dietro alla vetrina;
- Vince la regola dell’ordine, quindi meglio optare per pochi prodotti esposti o, addirittura, uno solo su cui focalizzare l’attenzione; esporre più prodotti possibili, riempiendo tutto lo spazio disponibile, non assicura che tutto ciò che è esposto venga venduto e nemmeno visto. Immaginiamo una persona media, che passeggia lungo le vetrine, spesso anche distratta dal telefono: avere una vetrina scenografica, con pochi prodotti esposti, garantisce che ogni persona, più o meno distratta, possa con un colpo d’occhio effettivamente vedere i prodotti in questione, mentre un numero indefinito di prodotti sparpagliati per tutta la vetrina non gode della sicurezza di poter essere apprezzato o addirittura di essere visto;
- Si possono usare palette di colori che rispettino la stagione dell’anno, o che valorizzino la tipologia di prodotto esposta;
- Si può pensare ad un’illuminazione notturna;
- Si può contestualizzare la vetrina con il periodo dell’anno o la festività in arrivo, ma senza cadere in clichè. Esporre un albero di Natale a dicembre, non vuol dire aver creato una vetrina sicuramente funzionale. Scegliere, invece, un tema – ad esempio il paesaggio innevato – che sia coretto ad ospitare i prodotti venduti, può essere più funzionale.
2 – Scegliere il giusto arredo Arredo
L’arredo di un negozio, ovviamente, non può dipendere solamente dal gusto personale, ma deve dipendere dal target di riferimento e dalla tipologia di prodotto venduto. Quindi, oltre alla necessità di uno stile coerente con target e prodotto, bisognerà considerare anche l’aspetto pratico: la quantità di spazio necessario per poter stoccare della merce imballata, pronta da prelevare all’esigenza, oppure la necessità o meno di piani d’appoggio per presentare diversi prodotti al cliente oppure ancora la presenza di comode sedute, nel caso in cui l’esercizio commerciale si presti ad ospitare un cliente per un lasso di tempo non brevissimo.
3 – Progettare l’illuminazione
La scelta dell’illuminazione è anch’essa determinata dalla tipologia di esercizio commerciale preso in considerazione: si può pensare ad una luce calda, soffusa e puntuale, concentrata maggiormente sul tavolo, nel caso di un lounge bar, oppure ancora ad una luce più impattante e con zone evidentemente più o meno illuminate in caso di un particolare brand di abbigliamento. È importante che la luce valorizzi sempre il prodotto che l’esercizio punta a vendere, sia esso un prodotto materiale, sia esso un’esperienza, come quella di una cena o di un aperitivo. La luce non deve accecare il cliente, ma guidarlo e aiutarlo a portare la concentrazione su ciò per cui si è recato in negozio. Creando l’atmosfera adatta.
4 – Creare l’atmosfera
Ci ricolleghiamo a quanto abbiamo appena detto, possiamo affermare che la luce gioca sicuramente un ruolo fondamentale nella creazione dell’atmosfera, in collaborazione con la progettazione globale dell’esercizio, quindi l’arredo e lo stile scelti. La decisone dell’acquisto è largamente influenzata dal luogo nel quale il compratore si trova, ecco perché è determinante creare un’ambiente che fornisca stimoli e benessere nell’utente. Le scelte estetiche non sono mere preferenze estetiche, ma sono sempre pensate allo scopo di marketing, tanto che professionisti possono guidarci nelle corrette scelte.
5 – Non dimenticare la versatilità
Tutti e quattro i precedenti punti e tutte le idee accennate, dovrebbero essere accomunate da un fattore comune che è la versatilità. Questa consente cambi periodici, ri-orientamenti dell’intera area commerciale, la pulizia e la sanificazione dell’ambiente. Discostandoci dai cambiamenti estetici, sicuramente importanti, il periodo che stiamo vivendo, che ci ha costretti a confrontarci con una pandemia, ci fa drammaticamente riflettere sulla necessità di versatilità, per poter adattare lo spazio, in base all’esigenza corrente: versatilità significa poter sfruttare più o meno spazio, in base al flusso di persone ammesse nel negozio che vende vestiti, per il ristorante significa poter spostare i tavoli assicurando distanziamenti minimi, per un centro estetico significa poter far accomodare il cliente successivo in un’area adiacente, mentre il precedente termina e si appresta ad andare. E sono solo pochissimi degli infiniti esempi. Versatilità garantisce maggiori risorse.
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