Costruire senza permesso: quando è possibile

costruire senza permesso edilizia libera

Per quanto concerne il ramo dei permessi edili vi è una categoria di interventi che è possibile realizzare senza richiedere dei permessi di costruire al Comune referente. Tali interventi vengono definiti di “edilizia libera” e rientrano tutti quelli per cui non è necessario richiedere autorizzazioni, secondo quanto definito dal Testo Unico dell’Edilizia ( DPR 380/2001)

Quali interventi sono consentiti senza autorizzazioni comunali

Nel rispetto di tutte le norme vigenti e i vari regolamenti comunali, vi sono, quindi, alcune opere che è possibile realizzare come edilizia libera.

Vetrate panoramiche amovibili senza permesso

Tra gli interventi di edilizia libera rientrano le vetrate panoramiche trasparenti amovibili, purchè rispettino determinati requisiti. Tali requisiti sono:

  • protezione dagli agenti atmosferici;
  • miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche,
  • riduzione della dispersione termica;
  • impermeabilizzazione dalle acque meteoriche, se posizionate su balconi. Ciò non è permesso nel caso in cui si vadano a chiudere degli spazi che comportano un aumento di volume e di superficie, pratica che ricadrebbe in edilizia con permessi del comune. Tali strutture devono, inoltre, consentire e favorire la naturale microaerazione.

Attenzione però che il limite tra vetrate panoramiche e verande è molto sottile, è dunque bene rivolgersi ad un tecnico per non incappare in reato edilizio.

Rifacimento della pavimentazione esterna ed interna

Il rifacimento dei pavimenti, che si tratti della pavimentazione interna, o dei balconi o di quella esterna, è un intervento che rientra nella categoria di manutenzione ordinaria utile alla buona conservazione dell’edificio e al garantire la sicurezza per chi la abita.  Che si tratti di riparazione, o di rifacimento totale non serve alcuna autorizzazione.

Sostituzione delle finestre senza permesso

Il terzo intervento che è possibile effettuare senza alcuna autorizzazione riguarda la sostituzione degli infissi di qualsiasi tipologia e forma della propria abitazione. In questo caso l’intervento è ammesso senza alcuna dichiarazione solo nel caso in cui non vengano effettuate delle opere murarie o variazioni della forma e dimensione delle finestre stesse. In tal caso sarà necessaria una pratica con relativa documentazione tecnica da presentare al comune referente.

Ristrutturazione del bagno

Anche la ristrutturazione del bagno può essere inglobata negli interventi di edilizia libera, a patto che si tratti della mera sostituzione dei sanitari e la rimozione e sostituzione di rivestimenti delle pareti. Anche nel caso di interventi sugli impianti si può parlare di edilizia libera, a patto che non vi siano delle opere murarie e strutturali. In tal caso è necessaria una CILA o una SCIA.

Tinteggiatura della facciata

Quinto intervento che è possibile realizzare senza permessi è la tinteggiatura delle facciate esterne, a meno che non si tratti di costruzioni soggette a vincoli o a particolari aree del centro urbano. Attenzione però nel caso in cui si voglia beneficiare di incentivi fiscali, come il Bonus facciate, in questo caso sono richiesti particolari documenti per l’accesso al credito e l’autocertificazione.

Installazioni di parapetti su balconi e terrazze

Anche ringhiere e parapetti rientrano nell’elenco degli interventi eseguibili senza richiesta di particolari permessi. Ciò vale sia per le nuove installazioni che per la loro riparazione o sostituzione.

Rinnovo e sistemazione a verde

Gli interventi di pavimentazione, illuminazione, irrigazione e ricovero attrezzi, con dimensioni limitate, relativi alle aree verdi di casa, possono essere effettuati tramite edilizia libera. Rientrano anche eventuali opere di costruzione e demolizione di elementi d’arredo in muratura o fioriere. La grande novità riguarda i gazzebi e i pergolati. Essi, infatti, se di dimensioni ridotte e contenute rispetto all’utilizzo del suolo, possono essere considerati come interventi di edilizia libera.

Rimozione delle barriere architettoniche

Anche le opere idonee a favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche, come per esempio la realizzazione di rampe d’accesso, rientrano tra gli interventi di edilizia libera. Si parla anche di ascensori e montacarichi, solo nel caso in cui non vadano ad intaccare le parti strutturali dell’edificio.

Vi sono anche altri interventi, oltre a quelli appena esposti, che possono rientrare tra le categorie di interventi di edilizia libera:  rifacimento impianto elettrico e la sua messa a norma, sostituzione della caldaia con pompa di calore, installazione di colonnine di ricarica auto elettrica ed anche la riparazione di impianti domestici, come scarichi, impianto di climatizzazione ed installazione di controsoffitti.

Edilizia libera e bonus fiscali: come funzionano

All’interno della macrocategoria dell’edilizia libera rientrano sia interventi di manutenzione straordinaria che ordinaria. Non ci sarebbero problemi, se non fosse che anche questi interventi possono rientrare negli incentivi fiscali. E dato che per l’edilizia libera non sono obbligatori, come si può avere diritto alle detrazioni?
Secondo una la circolare dell’Agenzia delle Entrate ( 7/2021) , è necessaria una autocertificazione che dichiari la data di inizio lavori, l’attestazione che gli interventi di ristrutturazione edilizia effettuati rientrino in quelli agevolabili. Per sapere quali interventi possono rientrare nell’edilizia libera è bene controllare e consultare il “Glossario dell’edilizia libera”.

Ad ogni modo, per non cadere in errore ed eventuali sanzioni è sempre bene affidarsi a professionisti del settore.

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