Come posare i pavimenti

come posare pavimenti

Quando si parla di pavimenti si apre un capitolo molto importante dell’architettura e dell’interior design.

Se ci pensiamo il pavimento è un elemento residenziale o della zona lavoro su cui passiamo molto tempo, ed è quindi molto importante scegliere un buon pavimento, con buone resistenze ad usura e urti. Possiamo dunque dire che su tutto possiamo risparmiare ma non sulla tipologia di pavimento.

Quando scegliamo il pavimento possiamo decidere tra una vasta gamma di prodotti: gres porcellanato, marmo, pietra, cotto, mosaico, pietra, fino alle superficie continue in micro-cemento e resina. Cambiando il materiale del pavimento cambia anche la dimensione e la trama dello stesso, questo ci fa capire che non tutti i pavimenti possono essere pensati e progettati allo stesso modo.

Aspetti da valutare per la posa del pavimento

Vi sono diversi aspetti che devono essere valutati quando si posa un pavimento:

  • il massetto crea il supporto liscio sul quale verrà incollato, con apposite colle, il pavimento;
  • la fuga tra le piastrelle, che oltre al fattore estetico è una soluzione funzionale ed estetica che permette di dare elasticità al pavimento, in quanto gli edifici sono sempre soggetti a micro-movimenti,
  • la scelta della tipologia di piastrella, che si tratti di estruse, bisellate o rettificate, hanno differenze sostanziali nei bordi. La piastrella estrusa è una ceramica non rifilata, i cui bordi mantengono un aspetto naturale, la piastrelle bisellate e rettificate sono tipiche del gres porcellanato e sono caratterizzate da una rifinitura dei bordi per garantire la stessa dimensione tra le piastrelle. La differenza è che mentre la piastrella rettificata è caratterizzata da uno spigolo vivo, le bisellate hanno uno spigolo smussato, che addolcisce e asseconda la fuga;
  • il piano, o superficie della piastrella è il quarto elemento fondamentale. Non è scontato che tutte le piastrelle siano lisce e dritte, spesso se ne possono trovare di imbarcate, questo comporta, nel peggiore dei casi, che l’unione degli spigoli non sia perfettamente allineata, lasciando qualche punta fuoriuscire, diventando pericolosa per chi cammina in quanto potrebbe ferirsi ed inciampare.
  • Il battiscopa è l’ultimo elemento da considerare, anche se poco apprezzato non solo per gli aspetti funzionali, ma anche per la resa estetica, in quanto esalta le dimensioni della stanza e, se creato ritagliando la stessa piastrella del pavimento, ricrea un’illusione ottica allineando le fughe.

Pose del pavimento

Dopo aver analizzato i cinque elementi sopra descritti è importante decidere quale impressione deve dare il pavimento, e quali sono gli elementi da esaltare all’interno della stanza. Si possono allineare le fughe con gli ingressi piuttosto che con le scale o giocare con la simmetria delle piastrelle.

Schemi di posa

Progettare uno schema di posa per piastrelle non è un lavoro semplice e veloce. Si devono considerare molti fattori, in primis la grandezza della stanza e della piastrella scelta, nonché la geometria della stanza, se è lineare, stretta, se presenta angoli irregolari o pareti non rette. Inoltre, sono da considerare gli eventuali scarti di piastrella e ridurli al minimo.

Mix di texture

Cominciando dagli ambienti più ampi, è possibile scegliere e ricercare uno schema di posa unico, mixando dimensioni e forme differenti. Questo merge di stili regala più dinamismo alla stanza e la differenzia dalla classicità.

Esistono varie tipologie di posa pavimento, per i quali è prevista una realizzazione, ante opera, degli appunto schemi di posa:

  • dritta: utilizzata principalmente nei bagni e nelle cucine. Consiste nel disporre le piastrelle in modo parallelo alle pareti della stanza, è una soluzione che si presta a molte stanze e usi. È consigliato soprattutto per gli spazi moderni e minimale che richiamano l’uso dei grandi formati e dove è necessario minimizzare all’ultimo la fuga;
  • diagonale: utilizzata per aumentare l’ampiezza della stanza, ma anche per combinare differenti formati di piastrella. La piastrella viene posata a 45° rispetto alla parete con l’effetto di dare all’ambiente una sensazione di rustico. Questa tecnica viene utilizzata nei casi in cui le pareti non sono perfettamente a squadro tra loro. L’effetto diagonali mimetizza le irregolarità delle pareti;
  • a correre, o sfalsata: utilizzata prevalentemente per la posa di pavimenti in gres effetto legno, con lo scopo di ricreare le assi di legno. In questo caso la piastrella torna ad essere posata in parallelo ai muri, ma eliminando la continuità della fuga. Le piastrelle infatti risultano sfalsate tra loro, e permette la posa di piastrelle rettangolari anche di formati più piccole.
  • a lisca di pesce è invece una posa tipica dei pavimenti in legno, ricorda la classicità degli ambienti nobiliari. Le assi vengono posizionate a 45° o a 30° a seconda delle esigenze e all’estetica che si vuole dare all’ambiente.

Posa pavimenti esterni

La posa dei pavimenti esterni segue delle logiche completamente differenti da quelle dei pavimenti interni, così come sono diversi i materiali che si utilizzano. Le più frequenti tipologie di posa sono:

  • a secco permette l’applicazione diretta al terreno senza l’utilizzo di massetti o malte e colle. I vantaggi si ritrovano nella facilità di posa e rimozione, ma anche nel fatto che permette il drenaggio dell’acqua mantenendo inalterato il sottofondo;
  • su cemento prevede di cospargere il letto di malta con polvere di cemento o con malta cementizia, la si bagna leggermente e si può poi procedere alla posa della piastrella. La fase successiva consiste nel battere il pavimento per far penetrare la parte inferiore della piastrella nel supporto di malta,
  • su sabbia o ghiaia prevede una posa a secco senza utilizzo di collanti, ma livellando la lastra di sabbia. Questa applicazione non richiede l’intervento di personale specializzati e può essere modificato il disegno ogni volta che si vuole.

Tipologie e prezzi della posa pavimento

Prima di parlare del prezzo della posa del pavimento, bisogna soffermarsi sulle possibili tipologie di posa: posare un pavimento da zero, rifare un pavimento esistente, posare un pavimento su uno esistente.

  • Posare un pavimento da zero è la soluzione ideale per ogni posatore. Questo permette di scegliere la piastrella che più piace, e dallo spessore che si preferisce. Ciò che bisogna tenere in considerazione è l’altezza del massetto e i successivi interventi di rifinitura;
  • Rifare un pavimento esistente comporta tenere in considerazione la rimozione del precedente pavimento, ponendo attenzione ai possibili residui di colla e alla possibilità di non avere un fondo perfettamente liscio;
  • Posare un pavimento su uno esistente è la soluzione più economica, che permette di risparmiare notevolmente sulla manodopera e sul tempo, ma allo stesso tempo restringe le possibilità di scelta delle piastrelle, tanto che spesso viene utilizzata come scelta per posare il laminato.

Il costo di un pavimento deve tenere in considerazione alcuni aspetti: il tempo impiegato dal posatore, la quantità di materiale utilizzato, che varia a seconda della dimensione della piastrella e della superficie da ricoprire e la professionalità del posatore.

La posa del pavimento, per interno o esterno, deve tenere conto di molti fattori, per avere una buona resa è bene affidarsi ad esperti e scegliere materiali di buona qualità.

Leggi anche:
Arredare casa con la Boiserie
Come arredare una stanza jolly