Come chiudere il terrazzo di casa

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Lo spazio in casa, soprattutto se si vive in un appartamento, non è mai abbastanza: più spazio abbiamo e più ne vorremmo avere.
Ecco che diventa utile, se non necessaria, l’idea di chiudere, in modo temporaneo o permanente, il balcone o la terrazza di casa. Trasformando così lo spazio in una stanza extra o in un’appendice di una stanza, come potrebbe essere un angolo studio, un angolo lettura e via dicendo.

Quali sono le soluzioni per chiudere una terrazza?

Esistono in commercio differenti soluzioni che permettono la chiusura di un balcone, facendo sempre presente che ogni comune ed ogni amministrazione ha un proprio regolamento edilizio e vincoli da seguire e rispettare. Ma questo argomento lo affronteremo in un secondo momento, vediamo ora alcune delle soluzioni più comuni, che potranno essere d’ispirazione.

Pareti vetrate: una scelta trasparente

La scelta di pareti trasparenti, siano loro in vetro o in plastica, è tra le soluzioni più comuni ed utilizzate. La motivazione che spinge a scegliere questa soluzione piuttosto che altre è il connubio che si crea tra la possibilità di guadagnare più cubatura utile alla casa e la non perdita di luce naturale all’interno della stanza.
La scelta di chiudere il terrazzo con vetri, siano essi fissi, a pacchetto o scorrevoli, consente di avere una buona tenuta termica ed acustica, data dalla struttura dei serramenti delle vetrate, solitamente realizzati in alluminio o in PVC.

Alternativa economica e senza permesso: tenda e pergotenda

Se si vuole chiudere il terrazzo di casa con soluzioni poco invasive dal punto di vista progettuale ma anche economico, la scelta ricadrà sicuramente sulla tenda, che garantirà una buona tenuta alle intemperie e un’ottima capacità isolante.
Le soluzioni più comuni sono le classiche tende su binario, oppure quelle a rullo o a pannello che, nelle versioni più moderne, sono dotate di una zip laterale che consente una chiusura completa dello spazio
Certo è, nel caso della tenda, che la nuova “stanza” che si ricava difficilmente verrà utilizzata tutto l’anno.

Per ovviare a questo sono state progettate le pergotende. Esse sono una via di mezzo tra le tende e le pergole, come suggerisce il nome stesso. La pergotenda consiste in una copertura scorrevole, ad impacchettamento, che permette di chiudere, sia in estete che in inverno, un balcone o un terrazzo. Possono essere realizzate in alluminio o in legno, ancorate alla parete o autoportanti, coprire l’intera superficie o in parte. Insomma, ne esistono di tutte le forme e tipologie, a seconda delle esigenze del cliente.
Data la loro struttura e composizione, risultano meno economiche delle classiche tende, ma allo stesso modo della tenda consentono la chiusura del balcone o terrazzo senza richiedere alcun permesso comunale. In questo modo si evitano lunghe attese e costi di consulenza tecnica.

Chiudere con una serra bioclimatica: la versione green del terrazzo

Una terza soluzione, per chi è amante delle piante, è quello di chiudere il terrazzo di caso costruendo una serra bioclimatica.
Questa è una soluzione ecologica, che può essere realizzata senza alcun permesso di costruire, a patto che rispetti i seguenti requisiti:

  • Il volume della serra non deve essere superiore al 10% del volume totale del palazzo;
  • Le superfici della serra devono essere vetrate per almeno il 70% della superficie totale, compreso il tetto;
  • La serra bioclimatica, poiché nasce con quello scopo, deve assicurare la riduzione del fabbisogno energetico del 20% per il riscaldamento nel periodo invernale;
  • Non deve presentare alcun impianto di climatizzazione;
  • Deve essere esposta a sud-ovest o a sud-est.

Il miglior consiglio è comunque quello di affidarsi sempre a un tecnico che possa verificare la fattibilità di tale opera e che si relazioni con il comune.

Chiudere il terrazzo in muratura

Sicuramente questa soluzione è quella più complessa e dispendiosa, ma che ti permetterà di spostare i muri perimetrali della casa, ricostruirli in muratura ed integrare così la superficie del terrazzo all’interno dell’abitazione. Questo tipo di intervento richiede l’intervento di un architetto, e di un ingegnere sia per la parte del progetto che per la parte strutturale. Il risultato finale sarà l’ampliamento di un vano esistente, ad esempio la zona giorno, o la creazione di una nuova stanza.

Permessi per chiudere il terrazzo

Qualsiasi sia l’intervento, che comporti un aumento della volumetria originale della casa, necessita di un permesso specifico. Se vivi in una casa indipendente basta consultare il regolamento comunale e presentare i documenti necessari e richiesti. Più complessa è la situazione se ci si trova all’interno di un condominio. Prima ancora di presentare la pratica all’ufficio tecnico di riferimento è necessario ricevere l’autorizzazione dell’amministratore di condominio e dall’assemblea condominiale. Inoltre, se l’edificio dovesse trovarsi in zona di pregio storico o artistico, diventa obbligatorio avere anche l’autorizzazione da parte della Sovrintendenza dei beni Culturali.

Quali sono i casi più frequenti?

A seconda della tipologia di progetto è necessario o meno richiedere il permesso di costruire o una segnalazione alternativa.

Per esempio, nel caso in cui si voglia realizzare una stanza, questa non rientra nella casistica del permesso di costruire, ma come semplice Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), poiché viene considerato come un intervento di ristrutturazione che comporta una modifica di volumetria dell’edificio.

Nel caso in cui, invece, si chiuda il terrazzo con delle pareti vetrate o con una veranda esterna, si dovrà presentare un permesso di costruire, poiché tale opera comporta la creazione di un nuovo ambiente al di fuori della sagoma iniziale dell’immobile.
In entrambi i casi, al termine dei lavori, dovrà essere presentata la documentazione opportuna al catasto dell’Agenzia delle Entrate.

Vi sono poi delle opere che possono essere realizzate in edilizia libera, come gazebo e pergole, poiché strutture senza alcuna rilevanza edilizia e che hanno una funzione di arredo del giardino.
Non rientrano tra questi casi invece le verande, poiché fisse e durature nel tempo.

Tra le soluzioni prima descritte, non necessitano di alcuna autorizzazione:

  • Le pergole, che non vengono considerate delle strutture permanenti o invasive, sono facilmente rimovibili e non modificano il luogo in cui vengono inserite. Le pergole possono essere chiude ai lati da vetri o da tende, che permettono di avere una completa riparazione dall’ambiente esterno anche in inverno,
  • Tende da sole, un classico metodo di chiusura verticale del terrazzo. Non necessitano di alcun permesso porchè possono essere rimosse in ogni momento e non vanno ad intaccare la sagoma del fabbricato.

Opere non autorizzate: quali sono i rischi?

Se si ha realizzato una veranda, o una struttura muraria senza aver richiesto il consenso del comune, si commette un reato di abuso edilizio. Dopo aver consultato il Regolamento edilizio, la prima cosa da fare è quella di rimuovere la struttura non autorizzata, pena incorrere in salate sanzioni.

In conclusione, sono molteplici le soluzioni che si possono adottare per chiudere, completamente o parzialmente, un terrazzo. Ciò che consigliamo è quello di affidarsi a professionisti ed esperti, che possano aiutarvi nella scelta della giusta soluzione e che vi accompagnino nell’iter burocratico e di permessi.

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