Bonus Verde: cos’è e come ottenerlo

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Il Bonus verde è stato introdotto nel 2018 con la Legge 27 Dicembre 2017 n. 205 (commi dal 12 al 15) con l’intento di incentivare la progettazione dell’ambiente e in particolar modo la riqualificazione di giardini privati e parti comuni, nella consapevolezza che la presenza del verde ,inteso come vegetazione naturale, consente un miglioramento della qualità della vita delle persone: vedi la sempre maggior diffusione del giardino anche in ambiti densamente edificati (Stefano Boeri, Milano, il Bosco Verticale).

Il Bonus verde compare nuovamente nella Legge di Bilancio 2021 (n. 178 del 2020, comma 76) e consiste in una detrazione d’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) del 36% dei costi sostenuti da proprietari o detentori di immobili esistenti per interventi relativi alla sistemazione a verde degli spazi esterni, compresi anche eventuali aree condominiali. Tra gli interventi detraibili sono compresi :

  • fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere e tipo;
  • riqualificazione di tappeti erbosi (esclusi quelli utilizzati a scopo sportivo con fini o lucro);
  • recupero di giardini con interesse storico artistico.

Sono inoltre da includere anche gli spazi esterni a servizio di edifici privati, ovvero pertinenze di unità immobiliari o recinzioni, come anche la realizzazione di pozzi (se consentito) o di impianti di irrigazione  inclusi impianti di accumulo dell’acqua piovana. Fanno parte degli  interventi detraibili, rientrati nel Bonus, verde anche la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. Sono ,inoltre, assoggettabili a tale detrazione le spese di progettazione e manutenzione qualora siano connesse all’intervento specifico.

Come avviene la detrazioni del Bonus verde e in quanto tempo?

La detrazione sarà ripartita in quote annuali per un periodo di 10 anni su un importo massimo di 5000 €. Per tanto la detrazione massima sarà di 1800,00 € da suddividersi in quote annuali di 180,00 €

Cosa non rientra nella detrazione del Bonus Verde?

Non è da considerarsi oggetto di detrazione la manutenzione ordinaria degli spazi esterni per quelle opere eseguite in economia, come potrebbe essere il lavoro eseguito con un compenso orario ad opera del giardiniere.

Come effettuare il pagamento delle spese per accedere al Bonus verde? Quale causale utilizzare?

Il pagamento deve essere tracciabile, per cui è possibile usare il bonifico bancario o postale, la carta di credito (o di debito), carte prepagate o assegni. Nella causale inserite la dicitura “pagamento della fattura numero…”, come previsto dalla legge n.205 del 27/12/2021, S.M.I. – bonus verde. E’ importante conservare sia la fattura rilasciata dalla ditta esecutrice sia la ricevuta di pagamento (contabile nel caso di bonifico), che dovrà essere consegnata al Vostro commercialista o al Vostro CAAF, per la denuncia dei redditi. Non è necessario l’esecuzione di un “bonifico parlante” come nel caso di opere di cui al Decreto Rilancio (Suerbonus 110%)

Dove reperire informazioni sul Bonus Verde?

E’ possibile reperire informazioni sul Bonus verde anche presso il sito dell’Agenzia delle Entrate , dove è possibile scaricare tutte le leggi e le successive modifiche e integrazioni:

  • Articolo 1 comma 12 della legge n. 205 del 2017;
  • Articolo 1 comma 68 della Legge n. 145 del 2018 (proroga al 2019);
  • Articolo 10 del Decreto Legge n. 162 del 2019 (Proroga al 2020);
  • Articolo 1, comma 76 della Legge n. 178 del 2020 (Proroga al 2021).

Che IVA si applica alle opere di cui al Bonus verde?

Si applica in generale l’IVA al 22% ma in caso di opere di manutenzione straordinaria dell’immobile l’applicazione dell’IVA agevolata al 10% viene estesa alle opere riguardanti le aree esterne sistemate a verde annesse (catastalmente e civilmente) al fabbricato residenziale oggetto dell’intervento.

Cosa deve contenere la fattura in un Bonus verde?

La fattura deve contenere la descrizione delle opere realizzate. Conviene sempre tenere distinte (in fatture diverse) le opere che rientrano nel bonus verde da opere accessorie (che non rientrano) per evitare di avere poi problemi con l’Agenzia delle Entrate. Nel caso di opere a verde connesse ad interventi di manutenzione straordinaria dell’immobile, si raccomanda di indicare in fattura gli estremi di pratica presentata presso il comune di appartenenza: sia essa una C.I.L.A. o una S.C.I.A. ,per cui la ditta esecutrice che dovrà emettere fattura dovrà essere informata per applicare l’iva di legge corretta.

Progettazione di un giardino con il Bonus verde

L’incentivo che viene offerto oggi per intervenire sulle aree esterne a verde, costituisce un’ulteriore occasione da cogliere: le essenze vegetali, come detto, concorrono alla qualità della vita delle persone, concorrono a purificare l’area e creano un ambiente più salubre in cui si è più predisposti a un naturale rilassamento (al riparo dallo stress quotidiano). Ma non solo; la corretta gestione del verde consente di gestire al meglio i guadagni solari e consente un risparmio energetico non indifferente.  Senza considerare inoltre che al giorno d’oggi dal sole dipendono molti degli attuali impianti di climatizzazione invernali presenti in commercio (pompa di calore o impianti ibridi).

In conclusione, il giardino merita una attenzione progettuale al pari dell’ architettura residenziale a cui esso è connesso perché di fatto ne è parte integrante.

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