Arredare con materiali di riciclo

arredo tavolo legno riuso

Nel settore dell’arredamento, così come in quello dell’edilizia, sta prendendo sempre più piede la bioedilizia e il bio arredamento, dato anche dal rapido incremento della domanda di sostenibilità ambientale. 

Il mondo dell’arredamento è, da sempre, all’avanguardia sul tema del riciclo e del riuso, tenendo costantemente in considerazione la salvaguardia dell’ambiente.  Oggi, e da alcuni anni, sempre più spesso sta prendendo piede nel mondo dell’interior design il riciclo creativo dei mobili. Forse perché sta diventando una moda, forse perché l’eco design è spopolato, ma anche il semplice abbinare elementi di recupero e ristrutturati, magari giocando sul contrasto di stili, è diventata una tendenza e uno stile di vita da seguire e continuamente richiesto. 

La stessa pratica del decluttering, la cui musa ispiratrice è la giapponese Marie Kondo, fa del concetto di ordine l’arte di sapersi disfare e separare dagli oggetti che non si usano più, con l’eventualità di gettare anche oggetti di valore. Non per forza un concetto esclude l’altro: dal concetto di sapersi allontanare e sbarazzare di oggetti non più utili, o che hanno terminato il loro percorso di vita, potrebbe nascere un secondo oggetto utile e da reintegrare nella propria casa. 

Nell’articolo di oggi vogliamo incentivare e soffermare l’attenzione sul second hand: dare una nuova vita agli oggetti gettati

L’eco design: cosa è e quali sono i suoi principi

Prima di approfondire l’arredo sostenibile e quali materiali sono più indicati e facili da reperire, è bene fare un piccolo excursus sull’ eco design

L’eco design è uno dei concetti cardini dell’economia circolare, si tratta di un modello di progettazione che consente di realizzare un prodotto a basso impatto sull’ambiente, coinvolgendo tutte le fasi di produzione dell’oggetto. 

Uno dei principi cardini di questa filosofia è che il materiale base debba essere riciclabile, riciclato, riutilizzato o biodegradabile. Non deve essere tossico e deve contribuire a rendere il prodotto il più longevo possibile. 

L’eco design può essere applicato in differenti ambiti: non solo nell’arredamento ma anche nell’architettura. 

Principi fondamentali dell’eco design

L’eco design si articola su alcuni principi cardine: 

  • utilizzare materiali sostenibili, a loro volta realizzati utilizzando energie rinnovabili;
  • impiegare processi produttivi a risparmio energetico
  • garantire durabilità del prodotto;
  • bassa impatto sull’ambiente sia in fase di produzione che in una futura fase di smaltimento

Arredamento sostenibili

L’arredamento sostenibile si riferisce a mobili e complementi d’arredo la cui ideazione, progettazione e realizzazione segue tecniche precise:

  • evitare l’utilizzo di materiali tossici, come le vernici;
  • realizzare elementi duraturi;
  • produrre mobili a loro volta riciclabili e di facile smaltimento;
  • utilizzare materiali di recupero, ma certificati ( per esempio nel caso di utilizzo del legno);
  • utilizzare materiali riciclati o riciclabili anche per eventuali imballaggi. 

Inoltre l’arredo green deve: 

  • farsi ispirare dalla natura, per materiali, forme e abbinamenti;
  • deve far vivere in simbiosi persone e natura, creando luoghi che permettano il corretto vivere dell’uomo ma che rispettino la natura;
  • rispettare l’ambiente e le differenti aree climatiche;
  • tener presente une delle più celebri frasi pronunciate da Antoine-Laurent Lavoisier: “ Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

Arredamento eco sostenibile: materiali più utilizzati

Quando si pensa a un mobile riciclato viene naturale pensare che questo sia in legno: probabilmente per la facilità di essere trasformato e lavorato, per la sua proprietà intrinseca di essere per niente o poco impattante sull’ambiente circostante. 

In realtà, oggi, possiamo identificare altri materiali che possono essere impiegati per realizzare degli arredi green. 

Tra questi vi è la plastica, l’alluminio, i metalli e il bambù

Il legno: come detto è il materiale principale e più utilizzato nel settore dell’arredamento e del recupero. Lo si trova sia sotto forma di semplici assi, che in mobili all’occorrenza trasformati e riutilizzati. Come detto precedentemente deve essere riconosciuto e marchiato: la certificazione FSC garantisce che il materiale deriva da foreste a gestione responsabile. 

Il bambù: viene impiegato nella realizzazione di arredi ecosostenibili per la sua proprietà di resistere alle pressioni, non a caso viene definito l’acciaio vegetale. Altra caratteristica che lo rende adatto a questo compito è la capacità di assorbire CO2, che lo rende ancora più rinnovabile e a basso impatto energetico. 

L’alluminio: a differenza di quanto ci si aspetterebbe, l’alluminio è un materiale riciclabile al 100%, può essere riutilizzato infinite volte senza perdere le sue proprietà. 

La plastica: ridurre la percentuale di plastica che utilizziamo è un tema molto caldo ai giorni d’oggi, data la lunga durata e il difficile processo di smaltimento. Proprio per questi motivi risulta essere uno dei materiali più utilizzati nella produzione di arredi. 

Arredamento sostenibile: esempi di riciclo

Avere un oggetto di arredo storico a giocare sul contrasto con un arredo moderno è diventato di dominio comune. Per cui i vostri oggetti “di una volta” potrebbero diventare dei pezzi di valore all’interno di una residenza progettata in chiave moderna e minimale. Tali oggetti, che rappresentano testimonianza originale del passato da esibire, si ritrovano nei sempre più numerosi mercatini dell’antiquariato. In molti ne hanno fatto una professione: scovare vecchi ed interessanti oggetti, ripulirli, recuperarli e reinserirli sul mercato. Tutto ciò è diventato un business milionario

Quello che la gente non si aspetta da questa cultura del riciclo è la diffusione che ha tra le persone, le quali si inventano artisti e trasformano un banale oggetto in un nuovo arredo. 

Le stesse aziende di mobili usano i materiali di recupero per realizzare rivestimenti unici per i mobili su misura. In questo modo sarà unico il mobile e anche il materiale che lo compone, con una ventata di romanticismo. 

Per esempio realizzare una cucina moderna con una pelle ricavata dalle travi di un palazzo storico dell’ 800 gli attribuisce un suo significato e quindi un valore aggiunto. L’unicità, in questo caso della cucina, richiama il concetto di esclusivo e personale. 

Si pensi ad una parete attrezzata del soggiorno realizzata con le bricole poste in laguna di fronte a piazza S.Marco a Venezia, semplicemente sostituite perché vetuste, dopo che hanno visto passare le regate storiche e i gondolieri del periodo del Casanova.  Esse presentano inoltre disegni unici nel loro genere, che le contraddistinguono (i fori dei tarli dimostrano l’autenticità del pezzo) e ne costituiscono l’ornamento. Con lo stesso materiale vengono realizzati anche tavoli e madie. Ogni pezzo sarà differente ed unico, difficile sarà trovare lo stesso profilo del tavolo in due case. 

Molti altri sono gli esempi di mobili nati dalla trasformazione di altri: si pensi per esempio ad una tavola di legno che può diventare un’altalena da giardino, come una mensola in bagno o in camera. Una vecchia scala a pioli, tipica dei granai, se riverniciata può diventare un ottimo appendiabiti o porta asciugamani. I vecchi bauli tenuti in soffitta, restaurati, possono trasformarsi in mobili per il soggiorno, porta televisione o tavolini da soggiorno. 

arredo mensole legno riciclo

scala arredo recupero

L’elenco degli oggetti che si possono trasformare è infinito: dai contenitori di latta, ai vecchi schedari da ufficio, vecchie porte, sedie, tubi metallici, bobine dei cavi, ecc. 

Alla base di tutto vi è sempre e comunque il concetto di recupero e riuso, che sta diventando sempre più di tendenza e che ha come obiettivo quello di mettere in evidenza e rendere riconoscibile il materiale originario. Nulla viene celato e nascosto, si pensi per esempio ai pallet industriali, che diventano ottimi divani da giardino.

Preferire e scegliere un arredamento ecosostenibile non è una scelta che fa bene solo all’ambiente, ma influisce anche su noi stessi e sul nostro fisico: un mobile green ed eco friendly viene pensato con una maggiore attenzione nel rispettare la natura, la salute di chi lo utilizza ed evitando l’impiego di materiali tossici. Inoltre comporta un minor spreco di risorse e un guadagno maggiore in ambito estetico, stilistico ed emotivo. 

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