Allestire una casa senza barriere architettoniche

allestire una casa senza barriere architettoniche

Allestire una casa senza barriere architettoniche non è nell’interesse delle sole persone che abbiano a che fare con una effettiva disabilità, ma anche di chi volesse progettare o ripensare alla propria abitazione in modo che sia facilmente fruibile durante la vecchiaia.

Le barriere architettoniche sono quegli ostacoli che impediscono o rendono complicato il movimento all’interno di un edificio; e non si tratta solo di gradini o scale, ma anche di mobili, di passaggi, di aperture, che possono rivelarsi impedimenti a cui trovare soluzione. Resta ovvio che, un’abitazione distribuita su un unico livello, sarebbe la condizione di partenza ottimale per l’allestimento di una casa priva di barriere, ma questo non è sempre possibile, perciò cerchiamo di valutare le possibilità.

Superamento di gradini e scale: scale di accesso all’abitazione

È possibile che l’abitazione tutta sia situata ad un livello leggermente superiore alla quota zero. Si dovesse superare un’altezza di un paio di gradini, si può considerare l’opzione rampa mobile o portatile, mentre per superare un dislivello di 4-6 gradini è necessario l’utilizzo di rampe fisse in cemento o in ferro.
Nel caso in cui si abbia a che fare con dislivelli maggiori da superare, quindi nel caso si dovessero raggiungere primo, secondo, terzo piano, la soluzione migliore è quella di installare un montascale o piccolo ascensore; in questi casi, generalmente, non sono richiesti lavori in muratura, quindi procedure burocratiche come nel caso di un ascensore normale.

Superamento di gradini e scale: scale interne all’abitazione

A meno che si tratti di pochi gradini, come a volte succede che si incontri un gradino di passaggio da cucina a salotto, per cui una rampa può assolvere al compito di rendere varcabile l’ostacolo; quando si tratta di una scalinata che collega il piano inferiore a quello superiore, è necessario ricorrere al montascale o piattaforma elevatrice. Il mercato oggi ne offre per ogni esigenza.

Corridoi e disimpegni

Il passaggio da locale a locale è, ovviamente, consentito da corridoi e disimpegni, che non dovrebbero essere inferiori ai 90cm di larghezza perché l’eventuale carrozzina passi, mentre, perché essa possa manovrare sono richiesti 150cm x 150cm.

Locale cucina

Sicuramente l’accorgimento più importante e fruibile è dato dall’installazione di lavabo, piano cottura e forno allo stesso livello e sospesi, quindi accompagnati da eventuali vani contenitori non fissi, che possano essere spostati all’evenienza e poi essere ricollocati al di sotto del piano di lavoro. Si consideri per il forno l’apertura con sportello frontale.

Soggiorno

Consigliabile la scelta di avere cucina e soggiorno comunicanti, è bene che quest’ultimo prediliga l’utilizzo di pensili, con angoli stondati, in modo da consentire la manovra di una eventuale sedia a rotelle. Per il posizionamento di tavoli, divani e arredi vari, si consideri che la distanza tra l’uno e l’altro dovrebbe essere di 70-90 cm per non impedire le manovre.

Camera da letto

Benchè ci si possa trovare di fronte all’adattamento di una casa già progettata, è comunque utile conoscere alcune misure standard: la camera per letto singolo richiede 300x350cm, mentre si parla di 550x400m in caso di letto matrimoniale. Lo spazio a fianco al letto è necessario che sia di 150cm, quindi è bene considerare tale dato per il posizionamento di arredi e armadi. Mentre il materasso è bene che sia ad un’altezza compresa tra i 40 e i 50cm, per facilitare il passaggio dalla carrozzina al letto, anche in maniera indipendente.

Bagno

Tutte le informazioni necessarie sono già state trattate in un precedente approfondimento avente come argomento proprio l’adattamento di un bagno per disabili

Agevolazioni

La spesa necessaria per l’installazione di montascale e simili ausili può comportare una spesa impegnativa, ecco perché in Italia è possibile ormai da anni presentare la domanda per il contributo ex legge 13/89 .

Ovviamente bisogna sottostare al necessario iter burocratico: gli aventi diritto – in generale le persone disabili affette da limitazioni motorie permanenti -, sono infatti tenute a presentare la certificazione ASL che attesti l’effettiva totale invalidità. La domanda di contributo deve essere presentata entro il primo marzo di ogni anno, presso il Comune in cui è situato l’immobile soggetto all’intervento o interventi. Alla domanda va allegata la descrizione delle opere e la spesa prevista, il certificato medico in carta libera che attesti il deficit motorio del richiedente e il certificato di riconoscimento di invalidità al 100%.

Deve essere, inoltre, allegata una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, in cui deve essere specificata l’ubicazione dell’immobile in cui è prevista la realizzazione delle opere, la descrizione di tutte le barriere architettoniche esistenti e degli interventi che si intende fare per eliminarle; infine l’interessato deve dichiarare che gli interventi che si intende realizzare non siano già in fase di realizzazione.

Il contributo che spetta al richiedente viene calcolato in base alle spese sostenute, quindi è bene chiedere un preventivo ad una o più aziende specializzate nella realizzazione di montascale e simili dispositivi per avere un’idea della cifra che si andrà a spendere, per capire quale sia effettivamente il contributo al quale si ha diritto.

Le percentuali sono così scaglionate:

  • Per una spesa tra gli 0 e i 2580 euro, si calcola un contributo del 100%;
  • Per una spesa tra i 2580 e i 12.911 euro, si calcola un ulteriore 25%;
  • Per una spesa oltre i 12.911 euro, si calcola un ulteriore 5%.

Le domande che non potranno essere soddisfatte nell’anno per l’insufficienza dei fondi stanziati, restano in ogni caso valide per l’anno seguente, senza che sia necessaria una nuova verifica di ammissibilità.

Articolo realizzato dallo staff di Inside Project, architetto a Verona ed in tutta Italia.

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